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Categoria: Imu, imposta municipale unica – Tutte le informazioni per calcolare l’ imu

TUTTE LE INFORMAZIONI PER CALCOLARE L’ IMU

Benvenuti! Cercherò su questa pagina di darvi informazioni per quanto riguarda la nuova imposta sulla casa ossia l’ imu (imposta municipale unica). Vediamo cosa dobbiamo conoscere per poter fare tutti i calcoli.

GLI ELEMENTI NECESSARI PER IL CALCOLO DELL’ IMPOSTA IMU E PER IL SUO PAGAMENTO

A) I SOGGETTI PASSIVI DELL’ IMPOSTA

Innanzitutto dobbiamo sapere la nostra posizione come soggetti passivi dell’ imu. Infatti l’ imu va pagata dai seguenti soggetti:

– proprietario

– titolari di diritti reali di godimento (ad es. usufruttuario, o diritto d’ uso)

– utilizzatori in base a contratti in leasing

– concessionario di beni demaniali

B) DOBBIAMO CONOSCERE L’ ALIQUOTA IMU PREVISTA DAL COMUNE

E’ necessario conoscere l’ aliquota o le aliquote imu previste dal comune. Quindi per conoscere la nostra aliquota possiamo fare in due modi….o collegarci sul sito online del nostro comune e cercare informazioni aggiornate sull’ imu o recarci direttamente all’ ufficio tributi del nostro comune e chiedere informazioni precise direttamente all’ impiegato.

Generalmente tutti i comuni rilasciano tali informazioni relative al pagamento delle imposte sulle loro pagine web. Non dovrebbe essere difficile dunque rintracciare le varie aliquote ordinarie e agevolate.

Alla data di oggi (03/04/2012), quasi nessun comune ha comunque deliberato in merito all’ imu, per cui al momento attuale è quasi certo che non trovereste nulla sui vari siti web comunali, così come anche andando direttamente al’ ufficio tributi comunale potrebbero darvi poche informazioni.

Sempre in data di oggi (03/04/2012) ci sono state delle novità in materia imu. A dirla molto brevemente i comuni dovranno deliberare entro settembre le aliquote definitive, mentre lo Stato avrà tempo sino al 10 dicembre per eventuali decreti e leggi per modificare sempre le aliquote. Per cui al momento regna una certa incertezza.

Si sa che la prima rata in acconto prevista per giugno si pagherà con le aliquote base previste dal governo, ossia prima casa 4 per mille, fabbricati agricoli strumentali all’ attività d’ impresa 2 per mille e altri immobili (fabbricati, terreni e aree edificabili) col 7,6 per mille.

A dicembre poi ci saranno eventuali conguagli. Quindi in realtà per la prima rata di giugno le aliquote imu sono dovrebbero essere note (dico dovrebbero perché le cose potrebbero sempre cambiare….non si sa mai)

C) DOBBIAMO CONOSCERE IL VALORE IMPONIBILE SUL QUALE CALCOLARE L’ IMU

Il valore imponibile da applicare al nostro immobile, non è altro che quel valore che serve per poter applicare l’ aliquota imu e quindi poi risalire anche alla cifra da sborsare.

Il valore imponibile si calcola in diversi modi a seconda che si tratti di un fabbricato, di un terreno agricolo o area edificabile.

la legge prevede che per i fabbricati il valore imponibile si calcoli moltiplicando la rendita catastale (rivalutata del 5%) che trovate in visura catastale per un moltiplicatore che varia a seconda della categoria di appartenenza catastale del fabbricato.

Per i terreni il valore imponibile si ottiene moltiplicando il reddito dominicale che trovate sempre all’ interno di una visura catastale per un moltiplicatore.

Per le aree edificabili che come sappiamo non hanno rendita catastale il valore da applicare per l’ imu sarà quello congruo che si avvicina di più al valore di mercato.

1) valore imponibile per i fabbricati

V.I. (valore imponibile) = rendita catastale x moltiplicatore.

Prima di proseguire ricordo che la rendita catastale la trovate su un documento chiamato visura catastale, che potete richiedere gratuitamente all’ agenzia del territorio (catasto).

Se non volete farvi un viaggetto in catasto potete richiederle anche al sottoscritto, il quale è collegato telematicamente a tutte le agenzie del territorio italiano. Per maggiori info sul servizio visure catastali fai clik qui sopra.

Dunque….andiamo avanti: l’ operazione da compiere per calcolare il nostro valore imponibile ai fini imu è costituita da una semplice operazione.

In realtà le operazioni sarebbero due in quanto la legge prevede che prima di moltiplicare la rendita catastale per il suo moltiplicatore, questa venga rivalutata del 5%.

Cosa significa rivalutare la rendita catastale del 5%? In poche parole significa incrementarla di un 5% rispetto al suo valore originario. La rivalutazione della rendita va sempre fatta anche per i fabbricati denunciati in catasto da pochissimo tempo.

esempio:

rendita catastale = 1.000. per trovare il valore della rivalutazione non dobbiamo fare altro che moltiplicare 1.000 x 0,05. Quanto fa? 50 giusto? Ok questa è la rivalutazione che andremmo ad aggiungere al valore 1.000 originario. La rendita rivalutata del 5% sarà dunque 1.050.

Una volta che avrete la rendita catastale rivalutata sarete in grado di calcolare il valore imponibile. Dovrete moltiplicare la rendita catastale rivalutata per un coeficiente moltiplicatore che varia a seconda della categoria catastale del vostro fabbricato.

Per quanto riguarda l’ imu i moltiplicatori catastali sono i seguenti:

moltiplicatore 160

Si moltiplica la rendita catastale già rivalutata del 5% per 160 per tutti i fabbricati che in catasto rientrano nelle categorie A, ad esclusione della categoria A10 la cui rendta va moltiplicata per 80. Anche i fabbricati censiti nelle categorie C2, C6 e C7 utilizzano il moltiplicatore 160.

moltiplicatore 80

Come detto sopra il moltiplicatore 80 si applica alle rendite catastali di fabbricati censiti in categoria A10, nonchè per i fabbricati censiti in categoria D5.

moltiplicatore 140

per tutti i fabbricati censiti nelle categorie C ad esclusione dei C2, C6 e C7 che come abbiamo visto prima utilizzano il moltiplicatore 160

moltiplicatore 65

Viene moltiplicata per 60 la rendita catastale dei fabbricati censiti nelle categorie speciali D ad eccezione della categoria D5.

moltiplicatore 55

Solo per i fabbricati censiti in categoria catastale C1.

moltiplicatore 100

Si utilizza il moltiplicatore 100 per i fabbricati censiti nelle categorie particolari E.

Dunque una volta che abbiamo la nostra rendita rivalutata non dobbiamo fare altro che moltiplicarla per il giusto moltiplicatore.

Si tratta di una casa in categoria A2? moltiplicheremo per 160…si tratta di un negozio in categoria C1? moltiplicheremo per 55 e cosi via. Prima abbiamo visto come rivalutate la rendita catastale e abbiamo ottenuto un risultato e precisamente 1.050.

Ora vogliamo calcolarci l’ imponibile ai fini imu. Supponiamo che il nostro fabbricato sia una casa e dunque censito in categoria A2. Abbiamo visto che il moltiplicatore per i fabbricati censiti in categoria A escluso A10 è 160. Per trovare l’ imponibile moltiplichiamo allora 1.050 x 160

1.050 x 160 = 168.000

168.000 è l’ imponibile sul quale andremmo a moltiplicare l’ aliquota imu previta dal comune. Supponendo per fare un esempio che si tratti di prima casa e che l’ aliquota sia 4 per mille avremmo:

168.000 x 0,004 = 672

Da questa cifra poi ovviamente si dovranno fare le opportune detrazioni. Si dovrà detrarre 200 euro come detrazione per prima casa e 50 euro per ogni figlio a carico con età non maggiore di 26 anni. a detrazione massima prevista per i figli a carico è di 400 euro.

Se volete potete richiedere le visure catastali anche attraverso il servizio offerto dal sottoscritto. Il costo è di 15 euro e potete richiedere più visure catastali.

E’ sufficiente inviare una mail con i dati del vostro immobile alla seguente mail: info@visurnet.com, oppure potete telefonarmi se avete bisogno di informazioni o se avete dubbi su come effettuare la richiesta ai seguenti numeri: 0785/86128 – 339/3600206, oppure potete utilizzare anche la live chat in tempo reale se mi vedete online.

Potete contattarmi anche per chiedere delle semplici informazioni.Per avere maggiori informazioni sia sul servizio per l’ invio delle visure catastali e sia per il servizio completo, ossia visure catastali + calcolo imu e compilazione f24 fai clik qui sopra.

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