Categoria: Imu, imposta municipale unica – Esempio imu prima casa, più pertinenza più altri fabbricati con figlio a carico
CASO N° 1
PRIMA CASA DI PROPRIETA’ DI DUE CONIUGI AL 50%, + ALTRI FABBRICATI CON FIGLIO A CARICO, PERIODO DI POSSESSO 12 MESI
Questo caso specifico è stato richiesto da un utente, il quale mi ha spiegato il suo caso e mi ha fornito le rendite catastali. Di seguito vedremmo come fare i calcoli dell’ imposta imu e la compilazione del modello F24, nonché come calcolare e separare lo quota d’ imposta statale da quella comunale.
DATI FORNITI DALL’ UTENTE
IMMOBILI
– PRIMA CASA: RENDITA CATASTALE DI 826,33
– PERTINENZA: RENDITA CATASTALE DI 63,21
– ALTRO FABBRICATO GARAGE C6: RENDITA CATASTALE DI 40,28
– ALTRO FABBRICATO GARAGE C6: RENDITA CATASTALE DI 40,28
– FIGLIO A CARICO: N° 1
ALTRI DATI
– PERIODO DI POSSESSO: MESI 12
– DETRAZIONE PRIMA CASA: 200 EURO
– DETRAZIONE ULTERIORE PER FIGLIO A CARICO: N° 1 X 50 = 50 EURO
E’ uno dei casi più frequente sicuramente. I dati che ho scritto sopra mi sono stati forniti direttamente dall’ utente che mi ha richiesto di sviluppare questo esempio. Chi avesse un caso particolare che volesse fosse analizzato può scrivermi a info@visurnet.com indicando semplicemente i dati necessari che sono quelli che ho riportato sopra.
Prima di partire con l’ esempio analizziamo i dati in nostro possesso per capire dove possiamo reperirli.
Rendita catastale
La rendita catastale, come ormai sappiamo la troviamo nelle visure catastali.
Periodo di possesso
Il periodo di possesso rappresenta il periodo per il quale siamo in possesso del nostro fabbricato all’ interno dell’ anno d’ imposta. Generalmente è 12 mesi ma potrebbe essere anche inferiore. Supponete il caso che abbiate acquistato il vostro immobile il 16 di aprile.
Quale sarà in questo caso il periodo di possesso? Non potrà essere di 12 mesi in quanto sino ad aprile non eravate possessori.
Per il calcolo del periodo di possesso dovete fare attenzione anche al giorno in cui divenite proprietari. Nel caso che abbiate acquistato ad esempio il 16 aprile, questo mese non viene conteggiato. Il mese intero infatti si conteggia dal primo al quindicesimo giorno.
Quindi per chi ha acquistato o comunque è divenuto possessore l’ anno o gli anni precedenti al periodo d’ imposta il periodo di possesso sarà sempre di 12 mesi, mentre chi entra in possesso nello stesso anno a cui si riferisce l’ imposta dovrà fare questo piccolo calcoletto che abbiamo visto sopra.
Detrazione
la detrazione viene stabilita per legge. Per l’ imu abbiamo una detrazione principale di 200 euro per la prima casa più pertinenze, e 50 euro per ogni figlio a carico con età non superiore ai 26 anni. Il numero dei figli massimo che rientrano nella detrazione è di otto.
Come si procede
Le varie fasi possono essere così riassunte
1) richiedere le visure catastali per conoscere la rendita catastale
2) rivalutare la rendita catastale del 5%
3) calcolare l’ imponibile o gli imponibili di tutte le unità immobiliari
4) capire cos’ è la quota stato e la quota comune
5) sommare gli imponibili che appartengono allo stesso gruppo
6) calcolare l’ imposta imu globale al netto delle detrazioni
7) effettuare le detrazioni e calcolo imposta netta imu
8) pagamento in unico versamento o a rate?
9) compilare il modello F24
Di seguito esamineremo ogni fase…andiamo avanti dunque.
1) richiedere le visure catastali per conoscere la rendita catastale
Nella visura catastale, se aggiornata, troveremo tutti i dati che ci serviranno per calcolare l’ imponibile e compilare il modello F24.
I dati da estrapolare saranno: rendita catastale che ci servirà per il calcolo dell’ imponibile, codice del comune che ci servirà per la compilazione del modello F24. Potremmo trovare anche la quota di possesso anche se questa in realtà dovremmo già conoscerla.
In questo esempio useremo le rendite catastali che il nostro utente ci ha già fornito via mail. A titolo di esempio fate clik qui sopra per vedere un’ esempio di visura catastale.
Nel nostro esempio stiamo trattando i caso di una prima casa più pertinenza più altre due unità immobiliari (garage) che saranno da considerarsi altri fabbricati. Ricordo che l’ aliquota agevolata prima casa vale solo per una pertinenza.
Le nostre unità immobiliari saranno n° 4 e altrettante rendite catastali dunque saranno le seguenti:
– PRIMA CASA: RENDITA CATASTALE DI 826,33
– PERTINENZA: RENDITA CATASTALE DI 63,21
– ALTRO FABBRICATO GARAGE C6: RENDITA CATASTALE DI 40,28
– ALTRO FABBRICATO GARAGE C6: RENDITA CATASTALE DI 40,28
Da questi dati partiremo per calcolarci l’ imponibile ai fini del calcolo dell’ imposta imu.
2) rivalutare la rendita catastale del 5%
Prima operazione da fare sarà quella della rivalutazione delle rendite catastali del 5%. Questa operazione va sempre fatta anche per le rendite di recente istituzione.
per rivalutare le rendite catastali procediamo nel seguente modo:
826,33 x 1,05 = 867,65 (rendita rivalutata prima casa)
63,21 x 1,05 = 66,37 (rendita rivalutata pertinenza prima casa)
40,28 x 1,05 = 42,29 (rendita rivalutata altri fabbricati)
40,28 x 1,05 = 42,29 (rendita rivalutata altri fabbricati)
Queste sono le nostre quattro rendite catastali rivalutate del 5%. Ora procediamo col calcolo dell’ imponibile.
3) calcolare l’ imponibile o gli imponibili di tutte le unità immobiliari
L’ imponibile si calcola sempre moltiplicando la rendita catastale rivalutata per un determinato coefficiente moltiplicatore. Nel nostro caso il moltiplicatore è 160. Il moltiplicatore può cambiare a seconda della categoria in cui si trova i nostro immobile.
Ad esempio il moltiplicatore per il calcolo dell’ imponibile di un negozio (C1) è diverso da quello che utilizziamo in questo esempio. Per conoscere tutti i moltiplicatori catastali fate clik qui sopra. Vediamo molto velocemente i moltiplicatori
moltiplicatore 160
tutti i fabbricati rientranti in categoria A, esclusi gli A10 e compresi quelli rientranti in categoria C2, C6 e C7
moltiplicatore 80
tutti i fabbricati rientranti in categoria A10 e D5
moltiplicatore 140
tutti i fabbricati appartenenti alla categoria B e C3, C4 e C5
moltiplicatore 55
tutti i fabbricati appartenenti alla categoria C1
moltiplicatore 60
tutti i fabbricati appartenenti alla categoria D esclusi i fabbricati in categoria D5
fatta questa breve parentesi procediamo con il calcolo dell’ imponibile imu per ogni fabbricato o meglio unità immobiliare. Dalla tabella dei moltiplicatori su citata, possiamo vedere che il nostro moltiplicatore sarà uguale a 160 per tutte le unità immobiliari. Prima di moltiplicare per 160 ricordiamoci come abbiamo fatto sopra di rivalutare la rendita catastale del 5%.
Distinguiamo due gruppi….in uno vi faranno parte gli imponibili relativi a prima casa e pertinenza. dell’ altro ve ne faranno parte il gruppo altri fabbricati….dopo vedremmo meglio perchè.
Gruppo prima casa e pertinenza
867,65 x 160 = 138.824,00 (imponibile imu prima casa)
66,37 x 160 = 10.619,20 (Imponibile pertinenza prima casa)
Gruppo altri fabbricati
42,29 x 160 = 6.766,40 (imponibile altri fabbricati)
42,29 x 160 = 6.766,40 (imponibile altri fabbricati)
Questi in pratica sono i nostri imponibili imu che utilizzeremo per il calcolo dell’ imposta. Vediamo come fare.
4) capire cos’ è la quota stato e la quota comune
Un discorso a parte va fatto per il calcolo dell’ imposta imu relativamente agli altri immobili, ossia quelli che non rientrano in prima casa più pertinenze e fabbricati rurali.
A tal proposito, prima di calcolare l’ imposta imu per ogni imponibile calcolato, dobbiamo anche capire e sapere qualcosa sui codici tributo.
In pratica possiamo dire questo: una volta che ci siamo calcolati i vari imponibili dobbiamo calcolarci l’ imposta imu tenendo presente che per gli immobili che non rientrano nella categoria prima casa più pertinenze e fabbricati rurali, ossia tutti gli altri immobili (terreni, aree edificabili e altri fabbricati) dobbiamo scindere l’ imposta calcolata in due quote di cui una andrà allo stato e una andrà al comune.
La legge prevede come sappiamo tre gruppi generali di immobili. Possiamo così riassumerli:
– prima casa comprese pertinenze
– altri immobili (che comprendono a loro volta terreni, aree edificabili e altri fabbricati)
– fabbricati rurali strumentali all’ attività
Per la prima casa e pertinenze il codice tributo è univoco e corrisponde a 3912, stessa cosa dicasi per i fabbricati rurali il cui codice tributo corrisponde a 3913. In questi due casi non dobbiamo calcolare quota statale, in quanto per questi immobili non è prevista per cui il calcolo è più semplice.
il gioco si fa duro quando si parla di altri immobili, in quanto dobbiamo calcolare per ogni imposta la parte che allo stato e quella che va al comune. Ma siccome il vostro motto è “quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare” risolverete anche questo problemino.
Il gruppo “altri immobili” si divide, come abbiamo visto sopra, a sua volta in:
– terreni
– aree edificabili
– altri fabbricati (comprende tutti i fabbricati esclusi prima casa con pertinenze e fabbricati rurali)
Per tutti e tre questi gruppi di immobili non sarà sufficiente calcolare l’ imponibile e poi l’ imposta. Qui c’ è da calcolare per ognuno la quota statale e la quota comunale. Come sappiamo infatti il 36% dell’ imposta, calcolata sull’ aliquota base del 7,6 per mille, va allo stato. A giugno visto che si pagherà secondo l’ aliquota base del 7,6 per mille la quota statale e comunale saranno identiche ossia il 3,8 per mille.
L’ imposta imu sui terreni sarà formata da due voci e due codici tributo
imposta imu terreni quota stato: codice tributo 3914
imposta imu terreni quota comune: codice tributo 3915
L’ imposta imu sulle aree edificabili sarà formata anch’ essa da due voci e due codici tributo
imposta imu aree edificabili quota stato: codice tributo 3916
imposta imu aree edificabili quota comune: codice tributo 3917
L’ imposta imu su altri fabbricati sarà formata anch’ essa da due voci e due codici tributo
imposta imu altri fabbricati quota comune: codice tributo 3918
imposta imu altri fabbricati quota stato: codice tributo 3919
Quindi in sostanza il procedimento per il calcolo imu relativo ad altri immobili sarà il seguente:
1) Sommare gli imponibili precedentemente calcolati che appartengono allo stesso gruppo e quindi terreni con terreni, aree edificabili con aree edificabili e altri fabbricati con altri fabbricati. In questo modo otterremmo per ogni categoria un unico imponibile
2) Per ogni imponibile globale calcoliamo l’ imposta in base all’ aliquota stabilita;
3) Dividere ogni imposta calcolata in due quote (quota stato e quota comune)
4) Sommare tra loro le imposte che hanno lo stesso codice tributo
Quanto detto è più facile a farsi che non a scriverlo.
Ricapitolando molto velocemente dovete calcolare, per ogni unità immobiliare, tutti gli imponibili come abbiamo visto al punto 3, poi verificate a quale dei 5 dei seguenti gruppi appartengano le unità immobiiari e i rispettivi imponibili calcolati:
1) prima casa più pertinenze
2) fabbricati rurali
3) aree edificabili
4) terreni
5) altri fabbricati
Sommate gli imponibili che appartengono allo stesso gruppo. Ovviamente la somma va fatta se vi sono per lo stesso gruppo più immobili. Andiamo avanti nell’ esempio
5) sommare gli imponibili che appartengono allo stesso gruppo
Questa parte è servita per farvi capire come procedere relativamente alla quota stato e quota comune. Adesso ci riagganciamo ai risultati ottenuti in precedenza al punto 3.
Alla fine del punto 3 eravamo giunti alla determinazione di tutti gli imponibili per ogni unità immobiliare e avevamo raggruppato in due gruppi. Uno era prima casa e pertinenza l’ altro era altri fabbricati. Vediamoli nuovamente qui sotto:
gruppo prima casa e pertinenza
867,65 x 160 = 138.824,00 (imponibile imu prima casa)
66,37 x 160 = 10.619,20 (Imponibile pertinenza prima casa)
gruppo altri fabbricati
42,29 x 160 = 6.766,40 (imponibile altri fabbricati)
42,29 x 160 = 6.766,40 (imponibile altri fabbricati)
Come abbiamo detto sopra ogni gruppo sconta la stessa aliquota d’ imposta, quindi sarebbe inutile calcolarla separatamente in quanto perderemmo più tempo, soprattutto se gli immobili (per immobili intendo sia terreni che fabbricati) sono tanti. Conviene fare la sommatoria degli imponibili che appartengono allo stesso gruppo e poi calcolare l’ imposta totale.
Quindi nel gruppo prima casa e pertinenza abbiamo due valori e li sommiamo:
138.824,00 + 10.619,20 = 149.443,20 euro
Poi sommiamo gli imponibili delle alle due unità immobiliari che appartengono al gruppo altri fabbricati
6.766,40 + 6.766,40 = 13.532,80
Abbiamo ottenuto un unico imponibile per ogni gruppo
1) prima casa più pertinenze = 149.443,20
2) atri fabbricati = 13.532,80
6) calcolare l’ imposta imu globale al netto delle detrazioni
calcoliamo l’ imu sul gruppo prima casa e pertinenza. Moltiplichiamo l’ imponibile per l’ aliquota prevista. In questo caso come abbiamo già detto per la rata di acconto di giugno utilizziamo l’ aliquota base stabilita dallo stato del 4 per mille
149.443,20 x 0,0040 = 597,77 euro
i 597,77 euro andranno divisi per due visto che i coniugi sono proprietari al 36%. Quindi facciamo
597,77/2 = 298,89 euro
ora calcoliamo l’ imu sul gruppo altri fabbricati. Vale lo stesso discorso di sopra con aliquota base del 7,6 per mille. Qui però ci dobbiamo preoccupare di scindere l’imposta in due quote. Una andrà allo stato e l’ altra al comune. La legge prevede infatti che il 36% dell’ imposta calcolata secondo l’ aliquota base del 7,6 per mille vada sempre allo stato. In pratica diciamo che il 3,8 per mille va sempre allo stato.
Quindi dall’ alquota comunale va sempre scorporata l’ aliquota statale. Adesso che ancora i comuni non hanno deliberato le aliquote definitive, sappiamo che l’ aliquota da utilizzare è quella base del 7,6 per mille per tutti i comuni. Quindi facciamo:
7,6 – (7,6×0,50) = 3,8 per mille
Quindi avremmo che sia l’ aliquota comunale che quella statale, per la rata di giugno saranno identiche e cioè del 3,8 per mille.
13.532,80 x 0,0038 = 51,43 (quota comune codice tributo 3918)
13.532,80 x 0,0038 = 51,43 (quota stato codice tributo 3919)
Essendo che i coniugi sono due con proprietà a 36%, per sapere quanto ognuno pagherà di quota stato e quota comune dovremmo dividere ovviamente per 2. Procediamo
51,43/2 = 25,72
Quindi ogni coniuge pagherà all’ anno, imu su altri fabbricati 51,43 euro di cui 25,72 sarà la quota da versare al comune e altri 25,72 da versare allo stato.
quadro dei valori dell’ imu globale per ogni coniuge
prima casa più pertinenza = 298,89 quota marito (codice tributo 3912)
prima casa più pertinenza = 298,89 quota moglie (codice tributo 3912)
Quota imu per altri fabbricati marito
altri fabbricati quota comune = 25,72 (codice tributo 3918)
altri fabbricati quota stato = 25,72 (codice tributo 3919)
Quote imu per altri fabbricati moglie
altri fabbricati quota comune = 25,72 (codice tributo 3918)
altri fabbricati quota stato = 25,72 (codice tributo 3919)
A questo punto abbiamo calcolato l’ imu nella sua globalità senza ancora aver provveduto alle detrazioni che come sappiamo spettano per la prima casa. Ora ci occuperemo appunto di effettuare le opportune detrazioni.
7) effettuare le detrazioni e calcolo imposta imu netta
Ricordo brevemente che le detrazioni spettano solamente solo per prima casa e pertinenze, quindi sono esclusi tutti gli altri immobili. L’ imu prevede due detrazioni. Una è quella principale di 200 euro che spetta a tutti i possessori di prima casa.
In aggiunta a questa vi è un’ ulteriore detrazione per chi ha dei figli a carico con età non superiore a 26 anni. per ogni figlio a carico spetta una detrazione di 50 euro, per un massimo di 8 figli. La detrazione massima per i figli a carico è dunque di 400 euro.
Nel nostro caso quindi avremmo una detrazione di 200 euro, più 50 euro visto che i nostri contribuenti hanno un figlio a carico di 24 anni. la detrazione massima quindi in questo caso è di 250 euro. La detrazione si divide a sua volta tra i coniugi, quindi ognuno porterà in detrazione 125 euro. Adesso continuiamo con i calcoli
Dall’ imposta globale, riferita ad ogni coniuge, calcolata in precedenza al punto 6 detraiamo i 125 euro
298,89 – 125 = 173,89
Questa è la cifra totale che ogni coniuge dovrà pagare relativamente alla prima casa più pertinenza. Adesso ritorniamo al punto 6 al quadro dei valori che avevamo precedentemente calcolato. Lo riporto qui sotto:
quadro dei valori dell’ imu globale per ogni coniuge
prima casa più pertinenza = 298,89 quota marito (codice tributo 3912)
prima casa più pertinenza = 298,89 quota moglie (codice tributo 3912)
altri fabbricati quota comune = 25,72 quota marito (codice tributo 3918)
altri fabbricati quota stato = 25,72 quota marito (codice tributo 3919)
altri fabbricati quota comune = 25,72 quota moglie (codice tributo 3918)
altri fabbricati quota stato = 25,72 quota moglie (codice tributo 3919)
Il quadretto riportato qui sopra non teneva conto delle detrazioni prima casa. Ora dopo aver fatto le detrazioni soloooo sulla prima casa diventerà il seguente:
quadro dei valori dell’ imu globale per ogni coniuge
prima casa più pertinenza = 173,89 quota marito (codice tributo 3912)
prima casa più pertinenza = 173,89 quota moglie (codice tributo 3912)
altri fabbricati quota comune = 25,72 quota marito (codice tributo 3918)
altri fabbricati quota stato = 25,72 quota marito (codice tributo 3919)
altri fabbricati quota comune = 25,72 quota moglie (codice tributo 3918)
altri fabbricati quota stato = 25,72 quota moglie (codice tributo 3919)
L’ unica differenza sarà nei valori relativi alla prima casa che passeranno a seguito della detrazione applicata da 298,89 a 173,89.
A questo punto abbiamo calcolato l’ imposta imu che ogni coniuge dovrà versare all’ anno. Ora dobbiamo decidere le modalità di pagamento, ossia se vogliamo pagare tutto in un’ unica soluzione, o in due rate (giugno e dicembre) o addiritura in 3 rate (solo per la prima casa). Io consiglio il pagamento in 2 rate.
8) pagamento in unico versamento o a rate?
A questo punto sappiamo quanto deve pagare ogni coniuge e più precisamente:
173,89 prima casa più pertinenza (codice tributo 3912)
25,72 altri fabbricati quota comune (codice tributo 3918)
25,72 altri fabbricati quota stato (codice tributo 3919)
La sommatoria di questi 3 importi equivale a 225,33. Quindi ogni coniuge in sostanza pagherà all’ anno questa cifra. Ora ogni coniuge deve decidere come pagare. Può farlo in un unico versamento o in due rate. Addiritura anche in 3 rate ma slo per l’ importo relativo alla prima casa. capite bene la marasma di calcoli che bisogna fare….io consiglio il pagamento in due rate.
Se decidete di pagare in due volte il quadro sarà il seguente:
rata acconto di giugno (per ogni coniuge)
86,95 arrotondato a 87,00 prima casa più pertinenza (codice tributo 3912)
12,86 arrotondato a 13,00 altri fabbricati quota comune (codice tributo 3918)
12,86 arrotondato a 13,00 altri fabbricati quota stato (codice tributo 3919)
rata saldo di dicembre (per ogni coniuge)
86,95 arrotondato a 87,00 prima casa più pertinenza (codice tributo 3912)
12,86 arrotondato a 13,00 altri fabbricati quota comune (codice tributo 3918)
12,86 arrotondato a 13,00 altri fabbricati quota stato (codice tributo 3919)
Se invece decidete di pagare in un’ unica soluzione, che al momento sconsiglio, vista l’ incertezza in materia di aliquote definitive il quadretto sarà uguale a quello che abbiamo visto sopra e più precisamente:
rata acconto+saldo di giugno (per ogni coniuge)
173,89 arrotondato a 174,00 prima casa più pertinenza (codice tributo 3912)
25,72 arrotondato a 26,00 altri fabbricati quota comune (codice tributo 3918)
25,72 arrotondato a 26,00 altri fabbricati quota stato (codice tributo 3919)
Ora non rimane altro che compilare i famosi modelli F24
Più sotto vi lascio gli esempi di compilazione del modello F24 sia se si decida di fare un unico versamento e sia se si decide di pagare in due volte. Prima però di vedere gli esempi del modello F24 vi consiglio di dare uno sguardo su questa pagina campi del mod. F24 da compilare. Troverete informazioni utili per compilare l’ F24, in particolare sul codice comune da inserire e i codici tributo che comunque abbiamo visto anche qui.
A completamento di quanto detto e soprattutto dopo la pubblicazione dell’ ultima circolare ministeriale del 18/05/2012 vi faccio presente che nel modello F24 andrebbe compilato anche il camo rateazione/meserif. (questo vale solo per la prima abitazione) che negli esempi non risulta compilato. Il successivo comunicato stampa dell’ agenzia delle entrate del 24/05/2012 chiarisce comunque che i modelli F24 anche se non riportano tale campo compilato debbano essere accettati ugualmente. Ho preparato comunque una pagina dove approffondisco questo discorso. Puoi fare clik sul link seguente per avere maggiori informazioni: https://www.visurnet.com/pagamento_imu_in_3_rate.html
Esempi di compilazione modello F24
esempio compilazione modello F24 acconto di giugno quota marito
esempio compilazione modello F24 acconto di giugno quota moglie
– esempi compilazione F24 saldo di dicembre
esempio compilazione modello F24 saldo di dicembre quota marito
caso_specifico_1_esempio_F24_saldo_moglie
Bene! Con questo esempio abbiamo finito. Spero che la pagina vi sia piaciuta e in questo caso vi chiederei la cortesia di segnalarla e di farla conoscere come meglio credete….grazie!
devi calcolare l’ imu per la tua casa ma non sai come fare? Non sai come rivalutare la rendita catastale o non sai come si calcola l’ imponibile o vuoi sapere come si compila il modello F24 secondo le tue specifiche esigenze?
Se non trovi l’ esempio che fa al caso tuo nella sezione “esempi pratici” (vedi a sinistra della pagina), puoi scriverci direttamente a info@visurnet.com, oppure se ci vedi online attraverso la live chat (vedi a destra) puoi contattarci subito ed esporre il tuo caso. lo analizzeremo e cercheremo di pubblicare l’ esempio che fa al caso tuo, con la dimostrazione di tutti i calcoli per calcolare l’ imposta imu, nonchè ti faremmo vedere con un esempio pratico come si compila il modello F24.
Vuoi comunicarmi Qualcosa? Lasciami un tuo commento!
Se hai un dubbio, o hai comunque, qualcosa da chiedere, in merito a questo articolo, puoi postare un tuo commento. Sarà mia premura risponderti, entro il più breve tempo possibile! Grazie!