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Categoria: Imu, imposta municipale unica – Imu bis…una nuova stangata?

UN’ ALTRA IMPOSTA? SI L’ IMU BIS….

A noi italiani piace fare il bis!! Nasce dunque l’ imu bis. Ma di cosa si tratta? Si parla in queste ore di una nuova imposta che si abbatte sempre sui fabbricati.

In pratica non si tratta di cosa nuova….nata nel 2007 (tassa di scopo) durante il governo Prodi doveva finanziare le opere pubbliche nei comuni, ma di fatto applicata quasi da nessun comune italiano. E’ rientrata ora nel decreto semplificazioni con alcune modifiche.

Si tratta di un’ imposta che agisce come l’ imu, in quanto applica un’ aliquota massima del 5 per mille e come base imponibile ha sempre la rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per i vari coefficienti moltiplicatori, che sono gli stessi utilizzati per l’ imu senior.

L’ imu bis servirà per finanziare opere come nuovi spazi per eventi, il restauro e la conservazione di monumenti e palazzi storici, potenziamento del trasporto locale, arredi urbani significativi, giardini, musei.

Dunque col decreto sulle semplificazioni la tassa di scopo viene rimessa in auge con alcune modifiche. Rispetto all’ impostazione del 2007, la nuova tassa di scopo potrà durare 10 anni invece che i cinque previsti in precedenza e potrà finanziare il 100% delle opere pubbliche invece che il 30% previsto dalla legge finanziaria del 2007.

Detta molto alla spiciola il comune per finanziare le proprie opere pubbliche potrà utilizzare e applicare una nuova imposta (che io chiamo imu bis), che di fatto si abbatte sui fabbricati. L’ aliquota potrà arrivare sino ad un massimo del 5 per mille.

Le opere finanziabili sono le seguenti:

a) Opere per il trasporto pubblico urbano
b) Opere viarie, con esclusione della manutenzione straordinaria ed ordinaria delle opere esistenti
c) Opere particolarmente significative di arredo urbano e di maggior decoro dei luoghi
d) Opere di risistemazione di aree dedicate a parchi e giardini
e) Opere di realizzazione di parcheggi pubblici
f) Opere di restauro
g) Opere di conservazione dei beni artistici e architettonici
h) Opere relative a nuovi spazi per eventi e attività culturali, allestimenti museali e biblioteche
i) Opere di realizzazione e manutenzione straordinaria dell’edilizia scolastica

Per poter riscuotere l’ imposta il comune dovrà stilare un proprio regolamento che dovrà prevedere:

1) prevedere la tipologia di opera pubblica da realizzare
2) l’ aliquota da applicare
3) l’ ammontare della spesa da finanziare
4) modalità di versamento e importi dovuti
5) eventuali riduzioni e agevolazioni per determinate fasce di reddito

La normativa prevede che se il comune non ottempera all’ inizio dell’ opera pubblica entro un particolare lasso di tempo dovrà restituire l’ imposta ai cittadini.

Non ci rimane che aspettare per vedere se i comuni applicheranno anche quest’ imposta….chi vivrà vedrà!!

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