Categoria: Imu, imposta municipale unica – Esempio imu su altro fabbricato, acquistato durante l’ anno d’ imposta
CASO N° 2
ALTRO FABBRICATO ACQUISTATO DURANTE L’ ANNO D’ IMPOSTA
Un altro quesito posto da un lettore di queste pagine dedicate all’ imposta municipale unica (imu). Il nostro lettore mi ha spiegato di aver acquistato un fabbricato, adibito a seconda casa in data 15 marzo 2012.
Di seguito vedremmo come fare i calcoli dell’ imposta imu e la compilazione del modello F24, nonchè come calcolare e separare lo quota d’ imposta statale da quella comunale.
DATI FORNITI DALL’ UTENTE
IMMOBILI
– ALTRI FABBRICATI: RENDITA CATASTALE DI 371,85
– PERTINENZA: NO
ALTRI DATI
– FABBRICATO ACQUISTATO IL 15/03/2013
– PERIODO DI POSSESSO: MESI 10
– DETRAZIONE PRIMA CASA: NO
E’ anche questo un caso molto frequente. Capita spesso infatti di acquistare durante l’ anno e poi porsi il problema per il pagamento delle imposte.
I dati che ho scritto sopra mi sono stati forniti direttamente dall’ utente che mi ha richiesto di sviluppare questo esempio. Chi avesse un caso particolare che volesse fosse analizzato può scrivermi a info@visurnet.com indicando semplicemente i dati necessari che sono quelli che ho riportato sopra.
Prima di partire con l’ esempio analizziamo i dati in nostro possesso per capire dove possiamo reperirli.
Rendita catastale
La rendita catastale come ormai sappiamo la troviamo nelle visure catastali. Dove le troviamo? o in catasto oppure potete richiederle anche al sottoscritto. Il servizio costa 15 euro.
Periodo di possesso
Il periodo di possesso rappresenta il periodo per il quale siamo in possesso del nostro fabbricato all’ interno dell’ anno d’ imposta. Generalmente è 12 mesi ma potrebbe essere anche inferiore. Questo è proprio il nostro caso, che andiamo ad esaminare.
Il nostro utente ha acquistato in data del 15 marzo 2012. Quanti mesi dobbiamo conteggiare per il calcolo dell’ imu? Il mese di marzo si conteggia o no?
La norma ci dice che affinché il mese sia conteggiato per intero il periodo di possesso deve essere almeno di 15 giorni nell’ arco del mese.
In caso contrario il mese non si conteggia. Nel nostro caso dunque essendo che il mese di marzo ha 31 giorni, se facciamo due calcoli vedremmo che dal 15 al 31 i giorni sono 16 per cui il mese di marzo va conteggiato. Quindi il periodo di possesso sarà di 10 mesi.
Ovviamente 10 mesi sarà il periodo di possesso per chi ha acquistato, ma ricordiamoci che dll’ altra parte c’ è il venditore, che pagherà l’ imu per gli altri due mesi di gennaio e febbraio.
Quindi per chi ha acquistato o comunque è divenuto possessore l’ anno o gli anni precedenti al periodo d’ imposta il periodo di possesso sarà sempre di 12 mesi, mentre chi entra in possesso nello stesso anno a cui si riferisce l’ imposta dovrà fare questo piccolo calcoletto che abbiamo visto sopra.
Detrazione
La detrazione spetta solo per prima abitazione e sue pertinenze, per cui non sarà questo il caso.
Come si procede
Le varie fasi possono essere così riassunte
1) richiedere le visure catastali per conoscere la rendita catastale
2) rivalutare la rendita catastale del 5%
3) calcolare l’ imponibile o gli imponibili di tutte le unità immobiliari
4) capire cos’ è la quota stato e la quota comune
5) calcolare l’ imposta imu globale
6) pagamento in unico versamento o a rate?
7) compilare il modello F24
Di seguito esamineremo ogni fase…andiamo avanti dunque.
1) richiedere le visure catastali per conoscere la rendita catastale
Ormai sappiamo dove poter richiedere le visure catastali, dalle quali poter ricavare la rendita catastale, che ci servirà in seguito per ricavare la base imponibile, sulla quale poi applicare l’ aliquota imu.
Le visure catastali possiamo richiederle direttamente presso l’ agenzia del territorio, o presso servizi online dedicati alle ricerche catastali. Volendo potete richiederle anche attraverso il nostro servizio al costo di 15 euro (potete richiedere più visure a questo prezzo). Per saperne di più fai clik qui sopra.
2) rivalutare la rendita catastale del 5%
Una volta che avremmo in mano la nostra documentazione catastale, cercando all’ interno della visura catastale potremmo riscontrare la rendita catastale del fabbricato. La rendita ci servirà come abbiamo detto sopra per poter calcolare il valore imponibile, sul quale poi applicare l’ aliquota imu.
Per questo esempio utilizzeremo l’ aliquota che ci ha fornito il nostro utente, il quale ci ha richiesto di sviluppare questo esempio. La rendita equivale a euro 371,85.
per rivalutare la rendita catastale procediamo nel seguente modo:
371,85 x 1,05 = 390,4425 (rendita rivalutata del 5%)
Questo è stato il secondo passaggio ossia la rivalutazione della rendita catastale del 5%. Adesso procediamo col calcolo del valore imponibile, ossia quel valore da moltiplicare per l’ aliquota imu.
3) calcolare l’ imponibile o gli imponibili di tutte le unità immobiliari
L’ imponibile si calcola sempre moltiplicando la rendita catastale rivalutata per un determinato coeficiente moltiplicatore. Nel nostro caso il moltiplicatore è 160. Il moltiplicatore può cambiare a seconda della categoria in cui si trova i nostro immobile. Ad esempio il moltiplicatore per il calcolo dell’ imponibile di un negozio (C1) è diverso da quello che utiliziamo in questo esempio. Per conoscere tutti i moltiplicatori catastali fate clik qui sopra. Vediamo molto velocemente i moltiplicatori qui di seguito
moltiplicatore 160
tutti i fabbricati rientranti in categoria A, esclusi gli A10 e compresi quelli rientranti in categoria C2, C6 e C7
moltiplicatore 80
tutti i fabbricati rientranti in categoria A10 e D5
moltiplicatore 140
tutti i fabbricati appartenenti alla categoria B e C3, C4 e C5
moltiplicatore 55
tutti i fabbricati appartenenti alla categoria C1
moltiplicatore 65
tutti i fabbricati appartenenti alla categoria D esclusi i fabbricati in categoria D5
fatta questa breve parentesi procediamo con il calcolo dell’ imponibile imu relativamente al nostro fabbricato. Prima di moltiplicare per 160 ricordiamoci come abbiamo fatto sopra di rivalutare la rendita catastale del 5%. Dunque procediamo moltiplicando la nostra rendita rivalutata del 5% (vedi il calcolo sopra) per il moltiplicatore che nel nostro caso è 160.
390,4425 x 160 = 62.470,80 (valore/base imponibile)
Il valore che abbiamo ottenuto (62.470,80) non è altro che il nostro valore imponibile, ossia quel valore che moltiplicheremo per l’ aliquota imu. Dalla moltiplicazione ne scaturirà l’ imposta imu che dovremmo versare.
Tutto questo per farvi capire come calcolare l’ imponibile. Più semplicemente il tutto si può risolvere con la seguente operazione:
rendita catastale x rivalutazione x moltiplicatore
ossia
371,85 x 1,05 x 160 = 62.470,80
Se moltiplichiamo i due fattori fissi 1,05 e 160 otteniamo un valore e cioè 168. Possiamo quindi dire che per ottenere il valore imponibile nel nostro caso, possiamo fare molto più semplicemente
rendita catastale x 168…nel nostro caso. Alla fine quindi otteniamo un coefficiente fisso per cui moltiplicare. Ovviamente questo vale per il moltiplicatore 160. ma per gli altri il ragionamento è lo stesso.
371,85 x 168 = 62.470,80 (il nostro valore imponibile)
Come vedete si tratta di fare una semplice moltiplicazione….semplice vero?? :-)
4) calcolare l’ imposta imu
Calcoliamo l’ imu. Moltiplichiamo il nostro valore imponibile per l’ aliquota relativa ad altri fabbricati. Supponiamo che il comune abbia deliberato un’ aliquota imu per altri fabbricati del 7,6 per mille.
Ricordiamoci però che nel nostro esempio dobbiamo calcolare l’ imu per un periodo di 10 mesi, in quanto il nostro utente che ci ha chiesto l’ esempio aveva acquistato l’ immobile il 15 marzo 2012. Il periodo di possesso come calcolato più sopra è risultato essere di 10 mesi.
Calcoliamo la nostra imu sui 10 mesi.
62.470,80 x 0,0076 = 474,78 euro
Dividiamo per 12 il valore ottenuto, il risultato lo moltiplichiamo per 10 (numero mesi possesso)
474,78/12 = 39,57 (quota imu mensile)
Per calcolare il valore sui 10 mesi non facciamo altro che moltiplicare quest’ ultimo valore ottenuto per 10
39,57 x 10 = 395,70 (valore imu calcolata su 10 mesi)
Abbiamo ottenuto l’ importo totale da versare. Adesso vediamo come compilare il modello F24 sia per l’ acconto di giugno che per il saldo di dicembre.
Un’ ultima cosa sull’ arrotondamento e abbiamo finito. L’ arrotondamento va fatto all’ unità di euro per eccesso o per difetto. Fino a 0,49 si arrotonda per difetto da 0,50 in su si arrotonda per eccesso.
Nel nostro caso divideremo prima la cifra ottenuta per 2 e poi faremo gli opportuni arrotondamenti. Dividendo la cifra 395,70 per 2 otteniamo un importo di euro 197,85 per ogni rata. Arrotonderemo in questo caso per eccesso a 198 euro. Di seguito trovate gli esempi di compilazione del modello F24 sia per quanto riguarda l’ acconto che il aldo finale.
esempio modello F24 acconto a giugno
esempio modello F24 saldo a dicembre
Se non trovi l’ esempio che fa al caso tuo nella sezione “esempi pratici” (vedi a sinistra della pagina), puoi scriverci direttamente a info@visurnet.com, oppure se ci vedi online attraverso la live chat (vedi a destra) puoi contattarci subito ed esporre il tuo caso. lo analizzeremo e cercheremo di pubblicare l’ esempio che fa al caso tuo, con la dimostrazione di tutti i calcoli per calcolare l’ imposta imu, nonchè ti faremmo vedere con un esempio pratico come si compila il modello F24.
Vuoi comunicarmi Qualcosa? Lasciami un tuo commento!
Se hai un dubbio, o hai comunque, qualcosa da chiedere, in merito a questo articolo, puoi postare un tuo commento. Sarà mia premura risponderti, entro il più breve tempo possibile! Grazie!