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I.C.I. imposta comunale sugli immobili

BY GEOMETRA PINO CADDEO

Imposta comunale sugli immobili

Presentazione

BREVI CENNI STORICI ED INFORMATIVI SULL’ ICI

Benvenuto all’interno di questa minisezione dedicata completamente all’ ici, ossia l’imposta comunale sugli immobili.

Crediamo che siano in pochissimi a non conoscere appunto la sigla ici, in quanto è un’imposta in vigore ormai da diversi anni.

L’ i.c.i. è nata nel 1993 e ha sostituito la più vecchia imposta del 1992, ovvero l’i.s.i. (imposta straordinaria sugli immobili).

Negli anni tale imposta a seguito dell’entrata in vigore di diverse leggi ha subito alcuni cambiamenti.

All’inizio ad esempio l’imposta prevedeva un’unica aliquota del 4 per 1000 ed una detrazione di L. 180.000, mentre oggi la detrazione principale per la prima abitazione è di euro 103,29 (L. 200.000), anche se però il comune può applicare diverse aliquote.

Tramite questa piccola guida vorremmo semplicemente aiutare e dare dei consigli per quanto possibili, a coloro che sono alle prese con tale imposta.

Nella tabella sottostante sono presenti diversi link, ognuno dei quali ti porterà ad una pagina specifica. Buona lettura.

Vogliamo sottolineare che le pagine dedicate all’ i.c.i. vogliono dare solamente qualche suggerimento in materia; L’argomento pertanto dovrà essere approfondito dai lettori di queste pagine, attraverso diverse fonti di informazione ufficiali (uffici tributi ecc). Non ci riteniamo responsabili per eventuali errori presenti all’ interno delle pagine.

ALIQUOTE ICI

I comuni hanno discrezione di deliberare delle aliquote ici che possono variare dal 4 al 7 per mille. Il comune può concedere l’ aliquota minima del 4 per mille ai fabbricati adibiti a prima casa o per immobili locati con contratto registrato ad inquilino che utilizza la casa come abitazione principale. L’ aliquota può essere innalzata fino al 9 per mille nei comuni ad alta densità abitativa per quegli immobili non locati e per i quali non risultino contratti registrati per più di due anni.

Calcolo I.C.I. per immobili che non hanno rendita catastale

Se l’ immobile non possiede ancora una rendita catastale perché magari ancora non denunciato in catasto (a tal proposito si consiglia di procedervi subito) o perché ci sono state delle variazioni consistenti, o perché si è cambiata destinazione d’ uso ecc. ecc. in questi casi si può applicare per il calcolo ici una rendita presunta. Si può fare riferimento a fabbricati simili. Ad ogni modo è consigliabile sempre che la rendita catastale sia sempre aggiornata in base alle caratteristiche del fabbricato.

Agevolazioni I.C.I. particolari

I comuni possono decidere di applicare delle aliquote ici anche inferiori all’ aliquota minima del 4 per mille in casi particolari. Ad esempio ci sono particolari vantaggi per coloro che decidono di recuperare e rendere agibili fabbricati che prima non lo erano. Ci sono dei vantaggi anche per chi recupera fabbricati di particolare pregio architettonico. Naturalmente si consiglia di chiedere informazioni presso il vostro comune per chiedere se lo stesso appplica queste agevolazioni.

Sanzioni per chi non paga l’ I.C.I.

Per chi non paga l’ ici la normativa attuale prevede delle sanzioni chiaramente commisurate anche secondo il modo con cui non si è pagato. E’ possibile infatti che si presentino svariati casi. Può esserci colui che non ha pagato per niente e colui che invece ha pagato ma in forma minore.

Chi non ha pagato può regolarizzare la sua posizione in forma spontanea. Si parla in questo caso di ravvedimento operoso. Per chi vuole regolarizzare la sua posizione in materia di ici non pagata si consiglia di prendere contatti col proprio ufficio tributi in modo da compiere le operazioni necessarie del caso.

Agevolazioni per affitti contenuti e detrazioni prima casa

I comuni possono decidere di applicare percentuali minime per l’ ici, anche inferiori al 4 per mille nel caso il proprietario dell’ immobile lo dia in affitto a costi più bassi del normale per la zona. Per la prima casa inoltre è prevista una detrazione che può variare da comune a comune.

Come calcolare l’ imposta I.C.I.

La base di partenza per il calcolo dell’ imposta ici è la rendita catastale che trovate nella visura catastale. (volendo potete richiedere la visura direttamente da questo sito…vedi menù in alto a sinistra). Dalla rendita catastale si è poi in grado di calcolare il cosiddetto valore catastale che va moltiplicato per l’ aliquota ici.

Di seguito si riportano alcuni esempi.

CATEGORIE A, B, C (ESCLUSE A/10, C/1)

Per tutte le categorie appartenenti alla classe A, B, C (escluse A/10 e C/1), la rendita catastale rivalutata del 5%, andrà poi moltiplicata per 100.

CATEGORIE A/10, X 50

Per la sola categoria A/10 e per tutti i fabbricati appartenenti alla categoria D il coefficiente moltiplicatore sarà 50.

CATEGORIE C/1 X 34

Per la sola categoria C/1 il coefficiente sarà 34.

Quindi per prima cosa è necessario procurarsi la visura catastale, soprattutto quando non si conosce la rendita catastale. Chi lo volesse può richiedere la visura utilizzando il servizio apposito che offro attraverso questo sito.