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COME SI COMPILA LA DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE

Esempio pratico sulla compilazione di una successione (modello 4)

Aggiornamento del 01/06/2023

La guida che stai leggendo è stata scritta circa vent’ anni fa…passa il tempo ehh??

La guida sulle successioni era incentrata pertanto, sulla presentazione della dichiarazione cartacea (modello 4).

Sono già quattro anni che presentiamo le dichiarazioni di successione per via telematica, tuttavia il vecchio il modello 4 cartaceo si può usare ancora, anzi, va usato obbligatoriamente in certi casi.

Il modello cartaceo deve essere utilizzato per quelle successioni apertesi prima del 03 Ottobre 2006 e mai presentate, o per correggere eventuali dichiarazioni già presentate in forma cartacea e quindi col modello 4. La presentazione andrà fatta presso l’ ufficio territoriale di competenza.

In questi due casi bisognerà per forza di cose utilizzare il modello 4 cartaceo.

Ecco perché ho deciso di non eliminare questa guida e fare qualche piccola revisione.

Tra parentesi vorrei dire a chi leggerà queste pagine di informarsi ulteriormente presso l’ ufficio dell’ agenzia delle entrate.

Quanto scritto e gli esempi riportati dovrebbero servire per darvi un’ infarinatura sulla materia complessa e diversa caso per caso.

Buona lettura!

Prima di iniziare questa pagina voglio ricordare che la dichiarazione di successione può essere compilata anche dagli eredi o meglio da uno degli eredi che in questo caso sarà il dichiarante.

In questo esempio pratico, andremo dunque, a compilare una semplice dichiarazione di successione.

Vi ricordo che attualmente è possibile presentare la dichiarazione di successione, seguendo due vie. Una è quella dell’ invio telematico. L’ altra è il vecchio sistema, che prevede la compilazione del modello 4 corredato da una serie di allegati, che vedremo nell’ esempio.

In questo esempio non vedremo l’ invio telematico (che a mio avviso presenta ancora qualche problematica), ma ci soffermeremo sul vecchio sistema, che sarà possibile utilizzare, ancora per tutto il 2018.

Dal 2019 è previsto che la dichiarazione di successione, possa essere presentata solamente attraverso l’ invio telematico, salvo ulteriore proroga.

Le successioni che possono essere inviate per via telematica, sono quelle apertesi a partire dal 3 Ottobre 2006.

Per le successioni che si sono aperte prima del 03 ottobre 2006, non si potrà in ogni caso utilizzare l’ invio telematico, ma bisognerà continuare ad utilizzare la presentazione cartacea. Per tale motivo, ritengo, che queste pagine potranno avere sempre una certa utilità.

Per data di apertura della successione, si intende più semplicemente la data di morte.

L’ ESEMPIO CHE VEDREMO

L’ esempio che vedremo in queste pagine è molto semplice, ma servirà per capire i concetti fondamentali e il procedimento, perché alla fine il primo problema che si presenta in genere è quello di capire da dove iniziare e questo crea disorientamento.

Nel nostro esempio il De cuius “Garibaldi Giuseppe” ha nel suo patrimonio due beni immobili, di cui un’ abitazione e un terreno, di proprietà esclusiva. I chiamati al’ eredità sono il coniuge e due figli. La successione si devolve per legge. Vediamo meglio nel dettaglio

  • de cuius: Garibaldi Giuseppe
  • deceduto in data 09/09/2006
  • patrimonio in successione: una casa più un terreno
  • chiamati al’ eredità: coniuge più due figli
  • devoluzione per legge

Essendo che la data di morte è antecedente al 03 ottobre 2006, per questa successione non si potrà utilizzare l’ invio telematico e pertanto dovremo obbligatoriamente utilizzare il vecchio modello 4 cartaceo.

Nel’ esempio che andremo ad analizzare, vedremo come

  1. calcolare il valore del’ attivo ereditario
  2. compilare il modello 4
  3. calcolare le imposte ipotecaria e catastale
  4. compilare il modello F24 per il versamento delle imposte

I PRIMI CONSIGLI PER COMPILARE LA DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE

Innanzitutto: chi può compilare la dichiarazione di successione e voltura catastale?

Esiste un professionista abilitato alla compilazione di questo genere di pratiche? Attualmente no!

Questo significa che chiunque può predisporre la dichiarazione di successione, quindi anche uno degli eredi volendo. Il fatto che chiunque possa predisporre la dichiarazione di successione non deve comunque farci credere che sia una cosa semplicissima.

Non è nemmeno una cosa difficilissima a onor del vero, però è necessaria una certa attenzione e conoscenza della materia altrimenti si rischiano degli errori e delle sanzioni da parte dell’ agenzia delle entrate.

Io mi occupo da oltre vent’ anni della predisposizione di questo genere di pratiche e posso dire che non si finisce mai di imparare.

Fornisco anche un servizio apposito attivo in tutta italia, per cui col tempo ho capito che spesso ogni agenzia delle entrate ragiona a modo suo.

Se avete deciso di fare da soli, su queste pagine troverete qualche riferimento su come compilare e predisporre tutta la modulistica per la presentazione della dichiarazione di successione.

Ho scritto circa una settantina di pagine, dove cerco di spiegare in maniera semplice come procedere alla redazione di una dichiarazione di successione e conseguente voltura catastale.

Se invece non vuoi predisporre tutte le pratiche di successione e voltura catastale da solo, volendo puoi affidarmi l’ incarico.

Mi occupo di compilare tutta la modulistica per successione e in più predispongo anche la voltura catastale. A te rimane solamente da consegnare la documentazione, sia all’ agenzia delle entrate che al catasto.

Il sevizio naturalmente è attivo per tutta l’ Italia.

Per maggiori informazioni fai clik qui sopra…(Attualmente gestisco il sito successionetelematica.com eventualmente se può interessarti il servizio dedicato alle successioni ti invito a visitare il sito)

INIZIAMO A COMPILARE LA DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE

Ancor prima di iniziare la compilazione dei vari documenti vi consiglio di rivolgervi presso l’ ufficio delle entrate in cui dovrete presentare la denuncia in modo da chiedere informazioni e chiarire qualche eventuale dubbio, nonché per farvi rilasciare tutta la modulistica necessaria quale: modello 4, modulo F24 per pagamento imposte, schemi di dichiarazioni sostitutive per stato di famiglia, modulo richiesta agevolazioni prima casa ecc.

Molti moduli potrete trovarli anche su questa pagina. Nell’ esempio che illusterò mi rifaccio alla presentazione di una dichiarazione di successione abbastanza semplice.

Quindi ipotizzo che l’ eredità si devolga per legge (quindi non c’è testamento) e che in successione vi sia solamente un fabbricato ed un terreno.

Per capire come si compilano i documenti l’ esempio dovrebbe bastare.

Prima di iniziare la compilazione dei vari moduli ed in particolare del modello 4 dovrete effettuare alcune operazioni; Vediamo di seguito i primi passi da compiere:

1) – individuare l’ ufficio dell’ agenzia delle entrate dove registrare la dichiarazione di successione.

Generalmente un pò tutti sappiamo quale sia questo ufficio e dove si trova.

C’ è sempre un ufficio provinciale principale situato per l’ appunto nel capoluogo di provincia più altri uffici distrettuali più piccoli situati generalmente nei centri più grandi.

Se qualcuno ad ogni modo non sapesse in quale ufficio vada presentata la successione può fare anche una ricerca sul sito dell’ agenzia delle entrate. E’ sufficiente inserire il comune dove aveva l’ ultima residenza il decuis e l’ indirizzo e il motore di ricerca vi dirà quale sia l’ ufficio di competenza.

Potete fare clik qui sopra per accedere direttamente al sito dell’ agenzia delle entrate e cercare l’ ufficio.

Esiste poi un altro mettodo molto semplice che è quello di chiedere a qualche persona che conosciamo :-)

L’ agenzia delle entrate dove presentare la dichiarazione di successione sarà quella competente per la circoscrizione nella quale aveva l’ ultima residenza il de cuius.

ANDIAMO AL’ AGENZIA DELLE ENTRATE

2) – recarsi all’ ufficio delle entrate per le prime informazioni una volta individuato l’ ufficio dove dovrete presentare la dichiarazione di successione non sarebbe male rivolgersi a tale ufficio per le prime informazioni, farsi dare eventualmente tutta la modulistica da compilare.

Attualmente le imposte in autoliquidazione si versano attraverso il modello f24. Prima si versavano col modello f23 e per la sua compilazione era necessario richiedere all’ agenzia delle entrate il codice ufficio della stessa agenzia.Oggi non è più necessario.

Dove possiamo richiedere il modello f24?

Oggi molto semplicemente, lo troviamo online. Vedremo di seguito come reperirlo. Per chi volesse, comunque conoscere i codici degli uffici, può fare clik qui sopra.

3) – richiedere o predisporre la documentazione necessaria allegati alla successione andranno i seguenti documenti:

Come scrivevo sopra, il modello 4, va accompagnato da una serie di documenti. Normalmente ci sono dei documenti, che vanno sempre allegati e altri che possono essere integrati a seconda del tipo di dichiarazione di successione.

Ad esempio, se la nostra dichiarazione di successione è testata, quindi, se vi è un testamento, quest’ ultimo andrà allegato.

Oppure se abbiamo un chiamato all’ eredità, che rinuncia alla sua parte, andremo ad allegare il verbale di rinuncià all’ eredità.

Qundi a seconda delle nostre necessità, andremo ad allegare più o meno documentazione.

Col tempo, ho potuto notare, che ci sono degli uffici territoriali dell’ agenzia delle entrate, che richiedono più o meno documentazione.

Per questo motivo, consiglio sempre, prima di recarsi a presentare la dichiarazione, di informarsi presso gli uffici competenti dell’ agenzia delle entrate, dove si andrà a presentare la dichiarazione.

L’ usanza di richiedere documentazione, a discrezione di ogni ufficio, dovrebbe venir meno, quando si invierà la dichiarazione per via telematica. A quel punto, credo che tutti gli uffici dovranno uniformarsi, a ciò che prevede la normativa.

Continuando col nostro esempio, che ricordo tratta la presentazione col vecchio sistema cartaceo, i documenti che dovrebbero sempre presentarsi sono i seguenti:

– dichiarazione sostitutiva del certificato di morte del de cuius

– autocertificazione stato di famiglia alla data del decesso del de cuius

 autocertificazione stato di famiglia degli eredi

– autocertificazione degli identificativi catastali degli immobili*

*Se nella nostra successione, ricadono dei beni immobili (sia terreni che fabbricati), è necessario preparare questa autocertificazione. Questa autocertificazione, di fatto va a sostituire le visure catastali, le quali non possono più essere richieste, dagli uffici pubblici.

Alcuni uffici, le chiedono ancora, per cui, visto che dobbiamo comunque averle, per avere i dati necessari alla compilazione della successione, direi che, se ci vengono richieste, di allegarle senza fare storie :-)

Se il de cuius, non era proprietario di beni immobili, ovviamente non ci dovremo preoccupare di produrre questa documentazione.

– Nel caso vi siano conti correnti, libretti di risparmi, titoli ecc. è necessario farsi rilasciare dagli istituti finanziari i certificati di consistenza liquidità.

Se in successione ricadono delle liquidità, dovremo, prima di predisporre la dichiarazione di successione, recarci presso l’ istituto, o gli istituti finanziari e farci rilasciare la lettera di sussistenza dei rapporti bancari, intrattenuti dal de cuius con le banche o le poste.

Nella lettera di sussistenza ci verrà evidenziato ciò che il de cuius, possedeva, alla data di morte.

Anche in questo caso, se il de cuius, non possedeva liquidità, non dovremo preoccuparci di produrre nessuna documentazione.

– certificati di destinazione urbanistica quando in successione ricadono dei terreni

(non sempre comunque vanno presentati o sono richiesti dall’ agenzia delle entrate) generalmente va allegato il c.d.u. quando un terreno che prima era a destinazione agricola venga individuato nel piano regolatore comunale come area fabbricabile) chiedere informazioni a riguardo all’ ufficio la prima volta che ci si reca per le informazioni) se dovessero essere necessari vanno richiesti nel comune dove sono ubicati i terreni

– se vi è testamento copia del testamento pubblicato

Copia de testamento, o meglio de verbale di pubblicazione, andrà allegato, se il de cuius aveva deciso di lasciare le sue sostanze, attraverso un testamento. In questo caso, prima di poter redigere la dichiarazione di successione, ci dovremo recare presso il notaio, per esperire le varie pratiche, di pubblicazione.

– eventuale richiesta e dichiarazione per agevolazione prima casa

(anche in questo caso chiedete all’ agenzia se si può usufruire di tale agevolazione), per quanto riguarda l’ agevolazione prima casa date uno sguardo anche qua. Nel caso venga richiesta l’ agevolazione prima casa, sarà necessario allegare al modello richiesta apposita.

LE VISURE CATASTALI

le visure catastali se volete potete richiederle direttamente on line attraverso il servizio che trovate su questo sito. Sono le stesse visure che ritirereste al catasto, hanno la stessa validità e possono essere tranquillamente allegate alla denuncia di successione. Inoltre eviterete viaggi e file interminabili al catasto.

Tramite il servizio delle visure catastali potete richiedere comodamente da casa vostra i documenti, visualizzarli e stamparli. Il servizio professionale per la richiesta delle visure catastali è attivo per tutte le provincie italiane escluse quelle auotonome di Trento e Bolzano. Il costo per richiedere le visure dal catasto è di 30 euro con possibilità di richiederne più di una sempre allo stesso costo. Per sapere come fare fai clik qui sopra.

In sintesi prima di iniziare a predisporre la documentazione dovremmo conoscere i seguenti dati:

1) in quale ufficio va presentata la successione

2) sapere se la dichiarazione di successione si devolve per legge o per testamento

3) tutti dati anagrafici del de cuius compreso codice fiscale

4) ultima residenza del de cuius

5) se vi era la comunione dei beni o la separazione

6) luogo e data di morte del de cuius

7) dati anagrafici di tutti gli eredi, compreso codice fiscale

8) indirizzi di residenza di tutti gli eredi

9) sapere se almeno uno degli eredi può usufruire dell’ agevolazione prima casa (sempre che ricorra il caso)

10) sapere se vi è qualcuno che rinuncia all’ eredità (in tal caso il rinunciante dovrà recarsi dal notaio o in cancelleria del tribunale per redigere verbale di rinuncia all’ eredità. Il verbale di rinuncia andrà poi allegato alla dichiarazione di successione)

11) richiedere le visure catastali per i beni immobili (fabbricati/terreni), quindi dovremmo conoscere con precisione quali beni rientrano in successione e quali sono i lori estremi identificativi in catasto quali n° di foglio catastale, n° di particella/mappale, n° di subaletrno se esiste (solo per i fabbricati).

Nel caso non si è sicuri andrebbero fatte delle ricerche sia al catasto che alla conservatoria dei registri immobiliari.

Generalmente comunque soprattutto per piccoli patrimoni si risale facilmente ai beni da inserire in successione. Gli estremi catastali generalmente li possiamo trovare nei documenti quali: atti notarili, successioni precedenti, scritture private, mappe catastali ecc.

12) richiedere nel caso ricadano in successione libretti postali, titoli, azioni, conti correnti ecc. i resoconti ai rispettivi istituti bancari o postali

13) richiedere certificato di morte del de cuius presso l’ ufficio anagrafe del comune di residenza del de cuius. In alternativa si può fare anche un’ autocertificazione (dal primo gennaio 2012 sarà valida solo autocertificazione vedi sopra)

14) richiedere lo stato di famiglia alla data del decesso del de cuius presso l’ ufficio anagrafe del comune dove lo stesso aveva l’ ultima residenza. In alternativa si può fare l’ autocertificazione (dal primo gennaio 2012 sarà valida solo autocertificazione vedi sopra)

15) richiedere gli stati di famiglia sempre presso l’ ufficio anagrafe di tutti gli eredi. Ovviamente ogni erede richiederà il documento presso il proprio comune di residenza. In alternativa ognuno può sempre fare l’ autocertificazione (dal primo gennaio 2012 sarà valida solo autocertificazione vedi sopra)

16) verificare nel caso di morte del coniuge se vi sia la comunione dei beni o meno

17) nel caso di comunione dei beni prestare attenzione a quando sono stati acquistati gli immobili (fabbricati e terreni) ossia se siano stati acquistati dal de cuius prima o dopo il matrimonio. Ricordo che i beni acquistati durante il matrimonio per legge (dal 1975 in poi) sono da considerarsi di entrambi i coniugi al 50% ognuno a mano che non ci siano particolari disposizioni nell’ atto notarile.

18) Verificare la giusta posizione dal punto di vista catastale degli immobili che cadono in successione.

Una volta che sapremmo tutte queste cose si potrà iniziare a compilare la modulistica da presentare all’ agenzia delle entrate senza spendere un patrimonio.

Iniziamo dal calcolo del’ asse ereditario ossia di quei beni che rientrano in successione. In sostanza l’ asse ereditario non è altro che il patrimonio del nostro caro de cius.

Nella prossima pagina andremo a vedere come formare l’ asse ereditario e come calcolare il valore da inserire in successione.

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Pino CaddeoCarissimo lettore, spero che la guida possa aiutarti.

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