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DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLA SUCCESSIONE

In questa pagina andiamo a capire quali sono i documenti da allegare alla successione.

Abbiamo compilato il modello 4, abbiamo anche visto il modello F24, compilato il prospetto di liquidazione, insomma è quasi tutto pronto per la presentazione della successione al’ agenzia delle entrate.

Ora però c’ è una serie di documenti che dobbiamo preparare e che vanno allegati alla documentazione che andremo a presentare.

Di seguito vedremo quali sono i documenti che dovremo produrre.

Quando dobbiamo presentare una dichiarazione di successione, oltre al modello 4 c è tutta una serie di documenti da allegare.

Alcuni vanno sempre allegati, mentre altri solamente in alcuni casi specifici.

Generalmente dipende se trattasi di una successione per testamento o per legge, oppure se vi sono conti correnti, libretti di risparmio, testamento ecc. A seconda dei casi dovremmo quindi produrre più o meno documentazione.

Andiamo a vedere nel dettaglio da quali documenti è o potrebbe essere costituita una dichiarazione di successione.

Alcuni uffici richiedono i documenti da loro rilasciati ad esempio per il prospetto di liquidazione per cui è sempre consigliabile chiedere presso l’ agenzia delle entrate dove si andrà a presentare la successione.

Il modello 4 invece è lo stesso per tutti gli uffici per cui eventualmente potete scaricarlo anche da questa pagina.

– Il modello 4

Il modello 4 è il documento principale della dichiarazione.

Su tale modello vanno inseriti tutti i dati relativi al de cuius, agli eredi. Vanno inseriti anche i vari immobili che rientrano in successione con tutti i loro valori, in modo che poi si arrivi ad avere un valore globale (asse ereditario)…abbiamo già visto come fare.

Il modello 4 va presentato in un numero di copie che può variare a seconda dei casi.

Alcune copie serviranno per essere consevate o trasmesse agli uffici competenti dall’ agenzia delle entrate. Molto semplicemente diciamo che il numero delle copie dipende da quanti comuni e provincie sono interessate dalla dichiarazione di successione, nonchè se ci siano o meno degli istituti finanziari che richiedano la dichiarazione per sbloccare ad esempio dei soldi facenti parte dell’ asse ereditrio.

L’ agenzia delle entrate è tenuta ad inviare copia della dichiarazione al comune o ai comuni in cui ricadono gli immobili presenti nella dichiarazione di successione.

Quindi ricapitolando una copia servirà all’ agenzia delle entrate per archiviarla presso i loro uffici, (alcuni uffici potrebbero richiedere anche una copia in più) un’ altra copia verrà inviata a ciascun comune che viene menzionato in successione, una o più copie verranno rilasciate al dichiarante che presenta la dichiarazione per essere poi utilizzate per la voltura in catasto che ricordo va presentata entro 30 giorni dalla data di registrazione della dichiarazione di successione.

Per ogni catasto interessato dalla domanda di voltura ci servirà una copia della dichiarazione rilasciata in originale dall’ agenzia delle entrate.

A volte però quando all’ interno della dichiarazione ricadono dei conti correnti, libretti postali ecc. l’ istituto finanziario per poter ritirare il denaro ci chiede una copia della dichiarazione rilasciata dall’ agenzia delle entrate. Ecco quindi che dobbiamo procurarci una o più copie per poter compiere questa operazione. Alcune banche, soprattutto quando gli importi sono esigui richiedono una semplice fotocopia dell’ originale rilasciato dall’ agenzia delle entrate.

Ricapitolando:

1 – una copia per archivio all’ agenzia delle entrate;

2 – una copia dovrà essere trasmessa ad ogni comune che compare in dichiarazione;

3 – una copia per ogni ufficio catastale. Ad ogni provincia corrisponde un ufficio catastale.

4 – eventuali copie richieste dagli istituti finanziari per poter ritirare il denaro caduto in successione. Per ogni banca/ufficio postale va prevista una copia di dichiarazione di successione. In alcuni casi la banca/ufficio postale potrebbe non richiedere la loro copia specifica, ma una semplice fotocopia. A tal proposito è necessario accertarsi chiedendo direttamente agli istituti finanziari se vogliano o meno la loro copia di dichiarazione di successione.

Facciamo alcuni esempi

Supponiamo che in successione ricada una casa e un terreno nel comune di Borore (NU). In base a quanto detto sopra ci serviranno minimo 3 copie come sotto elencate:

– copia per l’ agenzia delle entrate

– copia per il comune di Borore

– copia da allegare alla domanda di voltura catastale in catasto

Ovviamente come detto sopra il numero potrebbe cambiare a seconda che ci siano dei soldi da riscuotere in quanto generalmente le banche o gli uffici postali richiedono copia conforme del modello 4.

Quindi in questo caso informatevi prima presso la banca o le poste per sapere se vogliano o meno la copia del modello 4.

Facendo riferimento sempre all’ esempio su citato supponiamo che oltre al comune di Borore (NU) ci fossero dei beni ricadenti in successione nel comune confinante di Birori (NU) quindi stessa provincia.

In questo caso sarebbe necessaria una copia in più da trasmettere al comune di Birori quindi minimo 4 copie.

Facendo sempre riferimento all’ esempio precedente supponiamo che invece che il comune di Birori (NU) fosse interessato il comune di Abbasanta (OR) quindi diversa provincia secondo voi quante copie sarebbero necessarie? Ne servirà una in più rispetto all’ esempio precedente in quanto in questo caso ci saranno due volture in due diverse agenzie del territorio (Nuoro e Oristano).

Bene spero che abbiate capito più o meno in base a cosa vengono stampate le copie del modello 4. Continuamo ora con l’ altra documentazione necessaria.

– Albero genealogico

E’ uno dei documenti più importanti, se non il più importante. Tant’ è che anche attualmente, anche con l’ introduzione della successione telematica va sempre allegato obbligatoriamente.

Perché è cosi importante?

Ci dobbiamo sempre ricordare che la dichiarazione di successione nasce con lo scopo principale di colpire l’ arricchimento generale dei soggetti che ereditano.

Cos’ è che colpisce questo arricchimento? E’ l’ imposta di successione che come abbiamo visto è cosa ben diversa dalle imposte ipotecaria e catastale.

La prima (imposta di successione) va a colpire l’ intero patrimonio, (beni immobili, liquidità ecc.), mentre le seconde (imposta ipotecaria e catastale) servono per la trascrizione presso l’ ufficio di pubblicità immobiliare e catasto dei beni immobili caduti in successione e quindi colpiscono solamente questi ultimi.

Mentre le imposte ipotecaria e catastale prescindono dal grado di parentela degli eredi, per l’ imposta di successione è diverso, infatti questa prevede diverse percentuali di applicazione, franchigie e agevolazioni, a seconda dl grado di parentela che lega il de cuius con i soggetti che ereditano.

A seconda che gli eredi siano coniuge, figli, fratelli, nipoti in liena retta o collaterali, estranei o affini avremo diverse aliquote di imposizione, agevolazioni ecc..

Per cui l’ albero genealogico diventa fondamentale per far conoscere al’ agenzia delle entrate il grado di parentela dei soggetti presenti in dichiarazione di successione e quindi procedere o meno al calcolo del’ imposta di successione.

Ti ricordo che il calcolo del’ imposta di successione è compito del’ agenzia delle entrate, a differenza invece delle imposte in autoliquidazione (ipotecaria e catastale)

– Certificato di morte (dal 1° gennaio 2012 solo autocertificazione)

Dal primo gennaio 2012 non può più essere accettato il certificato rilasciato dal comune. L’ agenzia delle entrate accetterà esclusivamente una dichiarazione sostitutiva del certificato di morte compilato dunque direttamente dall’ interessato.

Allegare documento identità del dichiarante.

– Certificato di stato di famiglia (dal 1 gennaio 2012 solo autocertificazione)

Anche in questo caso vale lo stesso discorso del certificato di morte. Si dovrà obbligatoriamente presentare un’ autocertificazione di stato di famiglia accompagnata da documento d’ identità.

– visure catastali (dal 1 gennaio 2012 le visure catastali si possono autocertificare)

La successione va accompagnata sempre dalle visure catastali relative agli immobili caduti in successione.

Anche per le visure catastali vale il discorso fatto in precedenza. In teoria gli uffici dell’ agenzia delle entrate dovrebbero richiedere sempre le autocertificazioni dei dati catastali. Alcuni uffici a tutt’ oggi accettano ancora le visure catastali.

– Certificato di destinazione urbanistica (per i terreni)

E’ consigliabile allegare anche un certificato di destinazione urbanistica per i terreni in quanto può essere utile per la valutazione del caso da parte dell’ ufficio delle entrate.

In alcuni casi l’ agenzia delle entrate non richiede tali documenti. Il certificato di destinazione urbanistica serve all’ agenzia delle entrate per capire se effettivamente trattasi di un terreno agricolo o di area edificabile.

Capita sovente infatti che benchè un terreno risulti catastalmente come terreno agricolo (seminativo/pascolo ecc), in realtà non lo sia più. Ad esempio quel determinato terreno potrebbe essere in realtà un’ area edificabile.

La differenza sta nel fatto che un terreno agricolo generalmente ha un valore inferiore rispetto ad un’ area edificabile.

Dal certificato urbanistico appunto l’ agenzia riesce a capire se quel determinato bene possa essere effettivamente un’ area edificabile, quindi con maggior valore e quindi con valori d’ imposta maggiore.

Nel caso di area edificabile quindi fate attenzione a non calcolare i valori col solito procedimento analitico reddito dominicale x rivautazione 25% x 90, in quanto molto probabilmente andreste ad inserire un valore inferiore rispetto a quello reale.

E inserendo un valore inferiore potreste essere soggetti all’ accertamento valore da parte dell’ agenzia.

Per l’ area edificabile dunque sarà necessario calcolare un valore di mercato più o meno congruo. Il valore sarà dunque calcolato moltiplicando la superficie dell’ area x il suo valore a mq. Se non sapete i valori a mq. della vostra area edificabile potete anche chiedere presso il vostro comune i valori medi determinati dal comune stesso ai fini del pagamento dell’ imposta ici/imu.

– Attestazione del versamento delle imposte con modello F24

Copia della ricevuta di versamento del modello F23 con cui sono state versate le imposte dovute.

– Prospetto di liquidazione

In pratica è un riassunto delle varie imposte pagate. E’ un modello riassuntivo delle imposte in autoliquidazione versate. Il prospetto di autoliquidazione può essere diverso a seconda dell’ agenzia delle entrate nella quale si deposita la dichiarazine di successione.

– Testamento

Nel caso vi sia un testamento la dichiarazione va integrata anche con una copia originale o autenticata di tale documento.

– Richiesta agevolazione per prima casa

Nel caso vi siano i requisiti per richiedere l’ agevolazione della prima casa va allegata anche una richiesta di agevolazione con dichiarazione sostitutiva.

Se vi sono conti correnti, azioni, titoli ecc

Quando oltre ai beni immobili in successione ricadono anche dei conti correnti, libretti di risparmio, titoli ecc bisogna allegare anche i certificati di consistenza patrimoniale rilasciati dagli istituti finanziari interessati. Per avere tali certificati occorre rivolgersi e chiedere informazioni agli istituti finanziari.

Quindi abbiamo visto che tipo di documentazione potrebbe essere necessario allegare. Un documento che va sempre allegato è la dichiarazione sostitutiva del certificato di morte. Trattasi di una dichiarazione che farà il dichiarante firmatario della dichiarazione di successione.

Per vedere come compilare la dichiarazione sostitutiva del certificato di morte fai clik sul link “continua” che vedi più sotto.

Naturalmente i documenti da allegare dipendono anche dalle circostanze ossia non sempre vanno presentati gli stessi. Ad esempio nel caso di successione per legge ove non vi è testamento naturalmente questo allegato non sarà presente, oppure se non vi è nessuno che gode delle agevolazioni prima casa anche la richiesta relativa non sarà presente.

Di seguito vediamo un elenco ipotetico di allegati da presnetare a seconda dei casi:

Documenti eventuali da allegare

1) Autocertificazione del certificato di morte;

2) Autocertificazione dello stato di famiglia del de cuius;

3) Autocertificazione dello stato di famiglia degli eredi;

4) Modello F23 quietanzato;

5) Prospetto di autoliquidazione delle imposte ipotecarie, catastali, di bollo e della tassa ipotecaria;

6) Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante il possesso dei requisiti oggettivi e soggettivi per la richiesta dell’applicazione dell’agevolazione prima casa;

7) Richiesta agevolazione fiscale per il portatore di handicap grave;

8) Provvedimento di autorizzazione rilasciato dal Giudice Tutelare ad accettare o rinunciare all’eredità devoluta al minore;

9) Inventario dell’eredità redatto da un notaio;

10) Verbale di apertura della cassetta di sicurezza redatto dal notaio;

11) Certificato di destinazione urbanistica;

12) Copia autentica del verbale di pubblicazione del testamento olografo o segreto;

13) Copia autentica del testamento pubblico;

14) Ricevute spese mediche;

15) Fattura spese funebri;

16) Estratto notarile delle scritture contabili obbligatorie per i debiti inerenti all’esercizio di impresa;

17) Estratto notarile delle scritture contabili obbligatorie del trattario o del prenditore, per i debiti cambiari;

18) Attestazione rilasciata dall’amministrazione creditrice, o copia autentica della quietanza del pagamento avvenuto dopo l’apertura della successione, per i debiti verso la pubblica amministrazione;

19) Attestazione rilasciata dall’ispettorato del lavoro provinciale per i debiti verso i dipendenti;

20) Documentazione rilasciata dall’Istituto di Credito comprovante l’esistenza di conti correnti, fondi comuni di investimento, ecc.;

21) Documentazione rilasciata dalle Poste comprovante l’esistenza di Libretti Postali;

22) Certificazioni che attestino in capo al soggetto i requisiti soggettivi per la richiesta di riduzioni, esenzioni, agevolazioni.

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