COMPILARE IL MODELLO 4 – IL QUADRO C – (LE DONAZIONI)
Le donazioni sono degli anticipi di eredità.
Servono inserirle in successione per capire e calcolare l’ eventuale erosione della franchigia.
LA DONAZIONE (COMPILARE IL QUADRO C DEL MODELLO 4)
Vi ricordo che in questo esempio di compilazione della dichiarazione di successione, non sono previste donazioni, per cui non andremo a inserire nessun valore.
Però volevo brevemente spiegare alcune cose sulle donazioni.
Innanzitutto vediamo cosa si intende per donazione: “La donazione è un contratto col quale una parte arricchisce l’ altra, disponendo a favore di questa di un suo diritto”.
La donazione inoltre deve essere fatta sotto forma di atto pubblico. Non è necessario naturalmente effettuare un atto pubblico per modeste donazioni di scarso valore.
Cosa si intenda per modiche donazioni è tutto da vedere. Perchè è chiaro che la cosa cambia a seconda di chi sia il donante e quindi in base alle sue condizioni economiche.
Per un milionario ad esempio potrebbe essere una donazione modesta una cifra di 10.000 euro. Per me invece sarebbe una grossa cifra.
La donazione può essere revocata per ingratitudine del donatario o per sopravveneienza di figli de donante.
Cosa vul dire questo? Che se tizio mi dona una casa e io per ringraziarlo cerco di ammazzarlo è lecito che Tizio mi revochi la donazione ok? Oppure se Tizio, dovesse avere un figlio, dopo avermi donato la casa potrebbe anche in questo caso revocare la donazione. Ecco perchè a mio avviso è sempre meglio evitare la donazione, quando possibile, e fare un atto di vendita.
Cosa inserire nel quadro C (donazioni)
In questa pagina vanno inseriti eventuali beni trasferiti a titolo di donazione dal de cuius. La pagina come potete vedere sopra è costituita da tre colonne, che sono: n° progressivo, descrizione della donazione e valore.
Progressivo
E’ abbastanza semplice capire che il campo si riferisce alla numerazione delle donazioni. Se dobbiamo inserire due donazioni, avremo n° 2 progressivi e quindi 001 e 002. Se dovessimo inserire tre donazioni ne avrmo tre e cosi via.
Descrizione
La descrizione deve individuare con precisione la donazione a cui si vuole fare riferimento. Per cui inseriremo la data, il nome e cognome del notaio, la sede di quest’ ultimo, estremi dell’ atto. Ossia tutto ciò che distingue il documento.
Valore
Il terzo campo è quello del valore.
Il valore da inserire in questo campo non è quello riferito alla data in cui è avvenuto l’ atto di donazione. Il valore della donazione infatti dovrà essere rivalutato alla data di apertura della successione.
Facciamo un esempio:
se la donazione risale risale al 1970 e il valore riportato nell’ atto è di un milione di lire, mentre la data di morte è del 2016, il valore da inserire nel quadro C non sarà un milione ma quello rivalutato al 2016.
Quando si inseriscono le donazioni nel quadro C del modello 4
Ma perchè dobbiamo inserire le donazioni nel modello 4 della successione? Ci dobbiamo pagare le tasse o qualche imposta? Non ci paghiamo tasse però, detta in parole povere servono per fare capire all’ agenzia delle entrate tutto ciò che abbiamo ricevuto e quindi anche il suo valore.
Se tra valori ereditati e donazioni, andremo a sforare la cifra della franchigia pagheremo l’ imposta di successione, da non confondere con le imposte in autoliquidazione (imposta ipotecaria e catastale).
Le donazioni sono come degli anticipi sull’ eredità. Le donazioni si inseriscono nel quadro C e servono per erodere la franchigia prevista dalla legge per gli eredi più vicini al de cuius, quali: coniuge, figli e altri parenti in linea retta e fratelli. Per i fratelli la franchigia è di 100.000 euro mentre per gli altri eredi è di 1.000.000 di euro.
Nell’ esempio che stiamo trattando ricordo che non abbiamo previsto eventuali donazioni per cui in questa pagina non approfondiremo il discorso e non andremo a fare nessun calcolo di rivalutazione e tanto meno inseriremo dei valori.
Sentenza della cassazione n° 24940/2016
Il dicembre scorso vi è stata una importante sentenza da parte della cassazione, che in sostanza va ad eliminare l’ istituto del coacervo delle donazioni. Cosa significa questo? Praticamente la cassazione ci sta dicendo che le donazioni non andrebbero ad incidere sull’ erosione della franchigia.
Questo significa, che se qualcuno ha pagato imposta di successione, causate dall’ inserimento in successione delle donazioni avute in vita dal de cuius, potrebbe farci su un pensierino, per chiedere un eventuale rimborso. Bisognerà vedere ora come si comporterà l’ agenzia delle entrate a seguito di questa particolare sentenza, che riporto sotto.
Sentenza cassazione n° 24940-2016
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