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CALCOLARE L’ ASSE EREDITARIO

Questa guida sulle successioni è stata revisionata e aggiornata a giugno 2023.

Con l’ ingresso del’ invio telematico (2019) della dichiarazione di successione, cambia la metodologia di compilazione e presentazione.

Non variano i concetti generali che rimangono sempre gli stessi.

Per quanto riguarda il calcolo dei valori catastali da inserire in successione dovrai verificare i moltiplicatori catastali ed eventuale rivalutazione.

Per questo puoi verificare a questa pagina: tutti i moltiplicatori catastali.

Quindi, benchè questa pagina sia abbastanza datata, rimane valida dal punto di vista concettuale dei calcoli dei valori da inserire.

Ti ricordo però che questa guida si rivolge in particolar modo a coloro che devono presentare la successione sul modello cartaceo (modello 4) che va utilizzato ancora oggi, se si sta predisponendo una dichiarazione di successione apertasi prima del 03/10/2006, oppure se dobbiamo presentare una successione che serve a correggerne un ‘altra, già presentata in maniera cartacea. 

I calcoli che venivano fatti prima, per la determinazione dei valori da inserire in successione,  vengono fatti anche ora, con gli stessi criteri.

Nel caso dobba affrontare la compilazione di una successione telematica, ti invito invece, a visitare il sito successionetelematica.com dove troverai delle guide specifiche sulla compilazione e invio della successione telematica.

Se invece, effettivamente sei alle prese con una successione cartacea, puoi continuare a leggere queste pagine.

Bene…vediamo di spiegare brevemente cosa sia l’ asse ereditario.

L’ asse ereditario non è altro che il patrimonio immobiliare e non, di cui disponeva il de cuius.

L’ asse ereditario può essere formato da beni immobili (fabbricati e terreni), liquidità (conti correnti, libretti di risparmio, tittoli ecc), aziende, società ecc.

Nel nostro esempio pratico faremo riferimento ad un piccolo asse ereditario costituito da una casa e un terreno.

Il procedimento anche in caso di patrimoni più consistenti è analogo. Riuscire a determinare il valore del’ asse ereditario del de cuius sarà fondamentale in quanto lo stesso verrà riportato sul modello 4.

Sul valore del’ asse ereditario, decurtato di eventuali passività, si andrà in seguito a calcolare e versare le imposte ipotecaria e catastale e l’ eventuale imposta di successione.

Nel’ esempio che vi sto facendo vedere l’ asse ereditario è composto da una casa più un terreno e quindi solo beni immobili, senza liquidità e senza la presenza di passività. Riporteremo pertanto il valore cosi calcolato sia nel quadro B1 (lo vedremo più avanti) e sia nel frontespizio, che abbiamo già visto.

Per piccole successioni (l’ esempio che riporto) non ci dovrebbero essere problemi ad individuare i vari immobili.

In altri casi, tipici di grossi patrimoni, potrebbe essere più difficoltoso risalire ai vari immobili, quindi potrebbero essere necessarie ricerche più approfondite presso il catasto e la conservatoria dei registri immbiliari, nonché potrebbe essere necessario richiedere informazioni a terze persone che conoscevano le proprietà del de cuius.

Comunque io sto impotizzando un caso abbastanza semplice, con solamente due immobili da dichiarare in successione e cioé una casa ed un terreno, che alla fine, risultano essere i casi più comuni.

Dunque continuiamo con la predisposizione del nostro asse ereditario. Abbiamo detto che in successione ricadranno una casa ed un terreno. Quindi sappiamo già da cosa è costituito il nostro asse ereditario. Questi due immobili andranno riportati insieme agli altri dati che vedremo più avanti nel cosiddetto modello 4 per successione.

Per fare questo dovremo conoscere alcuni dati degli immobili. Da dove prenderemo i nostri dati? Semplicemente dalle visure catastali, che oggi giorno possiamo reperire molto facilmente anche online, senza perdere molto tempo all’ agenzia del territorio.

A tal proposito vi ricordo che potete richiederle anche attraverso il nostro servizio (Attualmente il servizio delle visure non è attivo. Lo ripristinerò non appena sarà possibile)

A questo punto per richiedere le visure catastali possiamo procedere in due modi. Possiamo richiedere le visure conoscendo gli estremi catastali degli immobili (n° di foglio catastale, n° di particella/mappale ed eventuale subalterno; quest’ ultimo solo per gli immobili urbani.

Oppure se gli immobili sono intestati in catasto al defunto possiamo procedere tramite una ricerca per nominativo.

RICERCA TRAMITE ESTREMI CATASTALI

Gli estremi catastali identificano univocamente un determinato immobile. Quindi abbiamo detto che dobbiamo conoscere il numero del foglio catastale, il numero della particella/mappale e l’ eventuale subalterno (per i fabricati).

Tali estremi sono riportati in genere su atti pubblici di compravendita, successioni, scritture private ecc. Potrebbe anche succedere che non conosciamo tali estremi e quindi non dobbiamo fare altro che recarci in catasto per controllare le mappe per risalire al numero della particella.

Per controllare le mappe dovremmo conoscere almeno il numero del foglio catastale.

Se non conoscete il numero del foglio catastale vi consiglio di rivolgervi presso l’ ufficio tecnico del comune in cui si trovano gli immobili per chiedere tale informazione, oppure direttamente in catasto fatevi dare il quadro d’ unione dei fogli catastali.

Una volta che conoscete il numero del foglio recatevi in catasto e chiedete il foglio, dopo di che controllando la mappa dovreste essere in grado di risalire anche al numero della particella per poi chiedere le visure.

RICERCA PER NOMINATIVO

La ricerca per nominativo ti consente di individuare tutti gli immobili intestati in catasto ad un determinato soggetto (in questo caso il de cuius). Come dicevo nella pagina precedente potete richiedere le visure anche attraverso questo sito. (Attualmente il servizio delle visure non è attivo. Lo ripristinerò non appena sarà possibile)

E’ possibile richiederle subito. In alto a questa pagina sulla sinistra trovate il menù che vi consente di richiedere le visure in base ai dati in vostro possesso. Se tutto è regolare e gli immobili sono intestati al de cuius dovrebbero venir fuori dalla ricerca effettuata.

Ricordatevi che non tutti gli immobili che scaturiscono sono necessariamente o effettivamente di proprietà del de cuius Capita molto spesso infatti che mancate volture catastali di atti, successioni ecc. facciano si che in catasto risultino immobili magari già venduti in precedenza.

Quindi attenzione a ciò che potrebbe scaturire dalla ricerca e ricordatevi che in successione vanno inseriti solamente quegli immobili effettivamente di proprietà del de cuis e che potrebbero anche essere, per il motivo succitato, intestati anche ad altre persone o solamente ad altre persone.

Nel caso che alcuni immobili o anche tutti siano intestati ad altre persone sarà necessario allegare alla successione una dichiarazione sostitutiva da parte del dichiarante dove dichiarerà che gli immobili dichiarati in successione benché intestati ad altri erano effettivamente di proprietà del de cuius. Attenzione a ciò che dichiarate perché le dichiarazioni false sono punite oltre che civilmente anche penalmente.

Nel nostro caso comunque supponiamo che tutto fosse in regola e che dunque sia la casa che il terreno siano intestati al de cuius.

CALCOLO DEL VALORE DELL’ ASSE EREDITARIO

Ti ricordo che non è obbligatorio utilizzare il valore catastale. Esso è il valore minimo (in genere è sempre più basso del valore reale) che l’ agenzia delle entrate ci chiede di inserire. Utilizzando un valore più basso si rischia l’ accertamento da parte del’ agenzia delle entrate. 

In teoria si potrebbe inserire in successione anche il valore reale dei beni immobili, ma non avrebbe senso, visto che l’ agenzia delle entrate ci permette di utilizzare il valore catastale, che come si sa, in genere è sempre più basso rispetto al valore commerciale.

Il valore reale in genere va utilizzato per quei beni che sono privi di rendita catastale (aree edificabili, fabbricati collabenti ecc.) 

Supponiamo che ora siate in possesso delle visure catastali.

A questo punto dobbiamo calcolare il valore dell’ asse ereditario da dichiarare in successione.

Come si fa? Semplicissimo! Abbiamo tutti i dati necessari per farlo e cioé la rendita catastale per quanto riguarda la casa ed il reddito dominicale per quanto concerne il terreno.

Nel nostro esempio, per semplicità nei calcoli, supponiamo che la rendita catastale della casa equivalga a 1.000 euro, mentre il reddito dominicale del terreno sarà di 100 euro.

Per il calcolo del valore dovremo utilizzare la rendita catastale (per i fabbricati) e il reddito dominicale (per i terreni) e moltiplicarli per determinati coeficienti e moltiplicatori al fine di arrivare a determinare il valore minimo da inserire nella dichiarazione di successione.

In teoria per il calcolo delle imposte dovremo utilizzare i valori reali di mercato dei beni che cadono in successione, ma la nostra agenzia delle entrate ci dice che per non avere accertamenti fiscali si possono tranquillamente utilizzare i valori catastali, determinati come vedremo di seguito.

Fate attenzione al fatto che io mi stia riferendo al periodo attuale e utilizzerò per gli esempi i moltiplicatori attualmente in vigore (dal 03/10/2006 ad oggi). Se vi accingete a redigere dichiarazioni di successioni antecedenti il 03/10/2006 dovrete utilizzare altri moltiplicatori.

I moltiplicatori catastali che utilizziamo attualmente, fanno sempre riferimento a quelli in vigore a partire dal 03/10/2006 e sono ancora oggi (giugno 2023) validi. Per successioni apertesi prima di tale data sarà necessario utilizzare altri moltiplicatori, o coefficienti di rivalutazione.

Se volete vedere i moltiplicatori antecedenti fate clik su questa pagina.

– calcolo valore del fabbricato

Il valore catastale dei fabbricati attualmente si determina rivalutando la rendita catastale del 5% e moltiplicandola per i cosiddetti moltiplicatori catastali, i quali possono variare a seconda della categoria catastale a cui appartiene il fabbricato.

Nel link che vi ho lasciato poco più sopra relativo ai moltiplicatori catastali, potrete trovare i diversi moltiplicatori.

Nel caso dei fabbricati ricadenti in categoria catastale A (esclusi gli A10 ossia uffici), il moltiplicatore può essere o 110 o 120, a seconda che si tratti rispettivamente di prima casa o seconda casa.

valore prima casa: rendita catastale x 5% x 110 = valore

valore non prima casa: rendita catastale x 5% x 120 = valore

Per fare prima possiamo anche moltiplicare la rendita catastale direttamente per il moltiplicatore catastale già rivalutato del 5% ossia avremo:

valore prima casa: rendita catastale x 115,50 = valore

valore non prima casa: rendita catastale x 126 = valore

Continuando col nostro esempio avremo:

1.000 x 126 = valore da dichiarare in successione 126.000 euro

– calcolo valore del terreno

per il terreno procediamo in modo analogo solo che il coeficiente di rivalutazione sarà del 25% e il moltiplicatore catastale è pari a 90.

valore terreno: reddito dominicale x 25% x 90 = valore

Così come abbiamo fatto per i fabbricati possiamo utilizzare un moltiplicatore già rivalutato del 25%

valore terreno: reddito dominicale x 112,50 = valore

Continuando col nostro esempio avremo:

100 x 112,50 = valore da dichiarare in successione 11.250 euro

Abbiamo visto come determinare il valore da inserire in successione sia per quanto riguarda la casa e sia per quanto riguarda il terreno.

Il nostro valore così calcolato, o meglio la sommatoria dei due valori, sarà l’ asse ereditario e quindi il patrimonio da dichiarare in successione e sul quale si pagheranno le varie imposte se dovute.

Nel caso infatti che tra gli eredi vi sia almeno uno che usufruirà della casa ereditata come “prima casa” le imposte si pagheranno in maniera fissa.

Se vuoi approfondire questa parte fai clik qui sopra.

Una volta compreso come si calcolano i valori, sarà per te indifferente il numero degli immobili che cadranno in successione.

Farai tanti calcoli quanti saranno gli immobili che cadranno in successione. L’ importante sarà aver capito il procedimento.

Ti rammento che i moltiplicatori utilizzati per questo esempio sul calcolo dell’ asse ereditario sono quelli attualmente in vigore e lo sono precisamente dal 03/10/2006.

Se dovessi predisporre successioni antecedenti a tale data dovrai utilizzare altri moltiplicatori.

Se volessi conoscere tutti i moltiplicatori catastali partendo da quelli attuali fino al 1963 fate click qui sopra.

Andiamo avanti con il nostro esempio.

Sommando i due valori ottenuti otterremmo un valore di 137.250 euro (126.000 + 11.250).

Questo dato dovremmo riportarlo nel famoso modello 4 che è il modello principale da compilare per la successione. Per continuare fai clik sul link continua che vedi più sotto.

ASPETTATE UN ATTIMINO!! :-)

Prima di cambiare pagina e vedere come inserire i dati nel modello 4 vorrei però chiedervi 5 minuti per parlarvi del mio nuovo sito, dove ho creato delle pagine, che possono aiutarvi a calcolare i valore, sia dei fabbricati che dei terreni.

Vi chiedo la cortesia di testare queste pagine e di farmi sapere, cosa ne pensate e quindi se possono essere utili.

Il servizio al momento è gratuito, proprio perchè è in fase di test.

E’ sufficiente accedere al sito e registrarsi gratuitamente. Vi chiederei pertanto la cortesia di eseguire i calcoli, come abbiamo visto sopra e di provare poi queste due applicazioni, per verificare se i calcoli sono identici, a quelli fatti manualmente.

Per accedere al servizio, che vi permette di calcolare i valori catastali da inserire in successione, potete fare clik sui seguenti link. Si aprirà una nuova pagina, che vi permetterà l’ accesso, senza abbandonare questa.

Una volta calcolati i valori potete ritornare su questa pagina, che sarà sempre visibile, sul vostro browser.

Sotto vi lascio i link per accedere al mio nuovo sito (www.successionetelematica.com). Prima di poter utilizzare le applicazioni, è necessario registrarsi. La registrazione è gratuita.

Sono due link e quindi due pagine. Una serve per calcolare il valore dei fabbricati e l’ altra per i terreni. Queste due pagine, sono valide, per calcolare i valori, di successioni apertesi a partire dal 3 ottobre 2006.

Per successioni apertesi in precedenza non potrete utilizzare l’ applicazione di cui vi sto parlando.

Se stai approntando una successione antecedente al 03 ottobre 2006 dovrai fare i calcoli manualmente, come hai visto sopra. Per successioni apertesi prima del 01/01/1997 il procedimento è uguale, ma la rendita catastale non andrà rivalutata del 5%. – link dove trovi tutti i moltiplicatori catastali: https://visurnet.com/moltiplicatori_catastali_attuali_2007.htm

Vuoi provare le due applicazioni di cui ti accennavo sopra?

– CALCOLO VALORE FABBRICATI

– CALCOLO VALORE TERRENI

Una volta che avete calcolato i valori, tornate su questa pagina e per continuare a seguire l’ esempio, fate clik sul link “continua”, visibile sotto.

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Pino CaddeoCarissimo lettore, spero che la guida possa aiutarti.

Tuttavia, se dovessi aver bisogno di assistenza per la compilazione e invio della successione, ti ricordo che è attivo il servizio SUCCESSIONE EXPRESS 2023 che ti risolve tutte le incombenze.

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