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Categoria: Edilizia e agevolazioni – Bonus arredi

COME USUFRUIRE DEL BONUS ARREDI 2014

Il bonus arredi o bonus mobili meglio conosciuto non è altro che un ulteriore incentivo previsto dalla normativa italiana, che prevede la detrazione del 50% dalle imposte che normalmente il contribuente deve pagare.

I contribuenti che possono godere di tale agevolazione sono coloro che fruiscono della detrazione con la maggiore aliquota e con il limite di 96.000 euro, quindi in sostanza per ristrutturazioni con spese effettuate a partire dal 26 giugno 2012.

In generale le agevolazioni riguardano arredi e grandi elettrodomestici con classe energetica almeno in classe A+, per i forni che abbiano una classe almeno in A, apparecchiature per le quali è prevista l’ etichetta energetica.

Tali arredi devono essere funzionali ad immobili oggetto di ristrutturazione. Questo significa in parole povere che se si comprano arredi da sistemare in un immobile che non è oggetto di ristrutturazione, non si potrà usufruire delle agevolazioni. Il bonus mobili verrà prorogato anche a tutto il 2016.

IL BONUS ARREDI SOLO PER INTERVENTI DI CUI SI GODE DELLA DETRAZIONE DEL 50%

Il bonus arredi o bonus mobili che dir si voglia spetta dunque solo nel caso che questi siano complementari a edifici oggetto di lavori di ristrutturazione, o di manutenzione straordinaria per i quali si usufruisca della detrazione del 50%.

In questo senso ho potuto comunque constatare che vi è un pò di confusione in merito in quanto ancora oggi molti sono convinti (anche molti rivenditori di arredi), che tutti possano usufruire del bonus mobili, mentre invece non è cosi. Per cui chiariamo che la detrazione spetta solamente per arredi ed elettrodomestici da inserire in edifici che a seguito di interventi edilizi, godono della detrazione del 50%.

Molta confusione vedo anche in qualche pagina web su internet, dove si scrive che: le detrazioni fiscali sono valide solo per lavori di ristrutturazione riguardanti lavori di manutenzione straordinaria. Questo secondo me potrebbe far nascere qualche confusione negli utenti che leggono queste notizie.

Probabilmente bisognerebbe sapere cosa si intende per lavori di ristrutturazione e cosa si intende per lavori di manutenzione straordinaria.

Spesso si tende a confondere e ad equiparare lavori di ristrutturazione con lavori di manutenzione straordinaria. Generalmente però la ristrutturazione comprende lavori più importanti rispetto alla manutenzione straordinaria, per cui possiamo dire tranquillamente che i lavori di ristrutturazione inglobano anche quelli di manutenzione straordinaria.

Un esempio: se devo demolire una parte di muratura perimetrale di un edificio e rifarla inserendo anche delle aperture con relativi infissi, sto eseguendo dei lavori di ristrutturazione, che automaticamente inglobano anche gli infissi, che normalmente se sostituiti senza la demolizione del muro rientrano nella manutenzione straordinaria.

Nel momento in cui scrivo (24/04/2014), c’ è molta confusione anche sulla cifra detraibile riguardo al bonus mobili. Alcuni siti dicono che la cifra di spesa per l’ acquisto degli arredi o elettrodomestici non deve superare l’ importo dei lavori, altri dicono che l’ importo di acquisto degli arredi può anche superare l’ importo dei lavori ecc. ecc.

Sinceramente capirci qualcosa è veramente difficile, per cui io vi dico già in partenza che non ho la certezza di ciò che succederà, in quanto sappiamo bene che le cose possono cambiare da un momento all’ altro.

IL BONUS ARREDI IN PILLOLE

Cosa si può portare in detrazione

Mobili e arredi in genere, grandi elettrodomestici che rientrino almeno in classe A+; Forni che rientrino almeno in classe A. Apparecchiature per le quali sia prevista l’ etichetta energetica.

In quanti anni è ripartita la detrazione fiscale

La detrazione fiscale è ripartita in n° 10 rate annuali

Periodo delle spese sostenute

Possono rientrare nel beneficio fiscale le spese per arredi effettuate a partire dal 06 giugno 2013 al 31 dicembre 2016

Cifra massima ammissibile al’ agevolazione fiscale

La cifra massima ammissibile di spesa è di 10.000 euro, per cui si potrà portare in detrazione massimo euro 5.000

E’ possibile sostenere le spese per arredi prima di quelle dei lavori edili?

Si è possibile! L’ importante è che le spese vengano effettuate dopo l’ avvio dei lavori edilizi, ossia la data di inizio dei lavori deve essere sempre anteriore alla data delle spese per gli arredi.

Come può essere comprovata la data di inizio lavori?

La data di inizio lavori potrà essere comprovata attraverso autorizzazioni, comunicazione di inizio lavori, comunicazione preventiva asl nella quale si dichiara l’ inizio dei lavori. Per lavorazioni dove non sono previste autorizzazioni, concessioni edilizi, permessi edilizi ecc. l’ inizio dei lavori potrà essere comprovato attraverso una dichiarazione sostitutiva come prescritto dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011.

La detrazione fiscale è prevista per più unità immobiliari?

L’ importo dei 10.000 euro è riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di lavori di lavori. Ciò significa che se le unità abitative oggetto di lavorazioni sono due si potrà portare in detrazione il 50% delle spese effettuate sulle due unità immobiliari.

Esempio: se per ogni unità immobiliare spendiamo 10.000 euro avremmo una spesa globale di 20.000 euro. la detrazione sarà calcolata sul 36% di 20.000 euro, per cui potremmo detrarre interamente 10.000 euro con una quota annuale di 1.000 euro.

Quali beni possono godere dell’ agevolazione?

– Mobili

– Grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+, nonché A per i forni

– Apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.

Consentono la detrazione degli arredi anche i lavori eseguiti su parti comuni di edifici residenziali. Naturalmente, in questo caso, non è possibile detrarre le spese di arredi per la propria abitazione. Gli arredi devono riguardare solamente le parti comuni (guardiole, appartamento del portiere ecc.)

Quali interventi consentono di accedere al bonus arredi?

– Lavori di manutenzione ordinaria, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale

– lavori di manutenzione straordinaria effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali

– Lavori di restauro e di risanamento conservativo, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali

– Lavori di ristrutturazione edilizia, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali

– Lavori necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se non rientranti nelle categorie elencati nei punti precedenti, sempre ché sia stato dichiarato lo stato di emergenza

– Lavori di restauro e di risanamento conservativo, e di ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro sei mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.

Gli arredi agevolabili devono essere nuovi?

la detrazione in capo al bonus mobili è prevista solamente per l’ acquisto di arredi nuovi.

I mobili per i quali si chiede ‘ agevolazione fiscale devono essere collocati all’ interno degli spazi dove si sono eseguiti i lavori edili?

No! Non è necessario che i nuovi arredi per i quali si vuole usufruire della detrazione vengano sistemati per forza di cose all’ interno degli ambienti che hanno subito i lavori. L’ importante è che gli arredi vengano collocati all’ interno dell’ unità abitativa che è stata oggetto di lavori.

Cosa significa? Esempio: Supponiamo che sia stata oggetto di lavori una camera da letto. possiamo comunque acquistare un frigorifero che sicuramente non andrà collocato all’ interno della camera da letto e richiedere ugualmente l’ agevolazione.

Esempi di arredi che rientrano nel bonus mobili

letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, grandi elettrodomestici quali: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Esempi di arredi che non rientrano nel bonus mobili

Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (ad esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.

Quali sono gli adempimenti per poter usufruire del bonus arredi

Il contribuente dovrà effettuare i pagamenti attraverso bonifico bancario o postale, con le stesse modalità previste attualmente per la detrazione sulle ristrutturazioni per cui si dovrà indicare nel bonifico

– La causale attualmente utilizzata da banche o poste italiane

– Codice fiscale del contribuente

– Partita iva o codice fiscale a favore del quale viene effettuato il bonifico

E’ consentito l’ uso di carte di credito o debito?

Si è consentito. In questo caso la data di pagamento sarà individuata nel giorno di utilizzo della carta, evidenziata nella ricevuta telematica di transazione. Non è consentito invece il pagamento sotto forma di assegno, contanti, o altre forme di pagamento.

Le spese dovranno essere documentate a richiesta conservando le varie ricevute dell’ avvenuto pagamento, fatture ecc.

Le imprese possono godere del bonus arredi?

No! La detrazione è consentita solamente alle persone fisiche.

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