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Diario di bordo

Le cazzate che scrivevo parecchi anni fa

“Aggiornamento giugno 2023 – Diario di bordo era una minisezione del vecchio sito visurnet.com, dove pubblicavo alcune mie riflessioni. Scrivevo parecchio al periodo (tra il 2011 e il 2012), forse anche troppo e ora che sto aggiornando il sito mi rendo conto che la scrittura non era delle migliori, ma volendo e dovendo recuperare abbastanza celermente le pagine sto facendo un copia/incolla e quindi riporto esattamente come erano le pagine…scusate :-)”

 

RIFLESSIONE DEL GIORNO (15/09/2012)

la consulta rivoluzionaria nasce in Sardegna

Data da ricordare questa: 14/09/2012. Nasce in Sardegna la consulta rivoluzionaria, intesa come un movimento di persone, un movimento del popolo che si ribella dopo tanto tempo a tutte le angherie e ingiustizie a cui è stato sottoposto in questi anni, a causa di una politica allo sfascio, che non è più in grado di assicurare quel minimo di benessere al popolo sardo. Il popolo sardo dice basta con tutti i mezzi a sua disposizione.

Ieri mattina percorrevo la S.S. 131 mentre rientravo da Oristano, dopo essere stato in catasto tutta la mattina per le solite pratiche catastali, di cui da svariato tempo mi occupo! Imboccata la S.S. 131, per rientrare a Borore, paese dove vivo, sento un elicottero…alzo lo sguardo al cielo e lo vedo! Un bell’ elicottero della polizia, sorvola la zona del centro congressi situato nell’ area del distributore di Tramatza, al km 103 della strada statale. Dopo una mattinata di andirivieni per gli uffici ero stanco e non vedevo l’ ora di rientrare a casa e starmene un pò tranquillo a rilasarmi!

Ad un tratto mi ricordo che il 14 settembre era prevista la riunione dei movimenti indipendentisti sardi per dar luogo alla consulta rivoluzionaria. Avevo appreso dell’ evento su facebook! Immaggino dunque che l’ elicottero stia sorvolando la zona per un controllo della situazione. Faccio due conti e penso: “Oggi 14 settembre 2012 è prevista la riunione dei movimenti indipendentisti sardi che daranno vita alla consuta rivluzionaria. Vuoi vedere che stanno controllando dall’ alto la situazione?

Penso tra me “ma perchè hanno paura di queste persone che manifestano”? E ancora mi frullano i pensieri: “cosa vorranno fare questi 4 manifestanti!! Non hanno ancora capito che non c’ è niente da fare? perchè perdono il loro tempo a manifestare, tano non cambierà mai niente!”

Continuo sulla s.s. 131 ancora per qualche chilometro, con tutti questi pensieri in testa e arrivo nell’ area del distributore di Tramatza, dove si trova l’ hotel che dispone di sala congressi che appunto ospiterà la consulta rivoluzionaria. Come arrivo nell’ area di sosta vedo subito svariate pattuglie della polizia e dei carabinieri. Mi chiedo come mai? Possibile che abbiano paura di qualcosa? Sulla mia destra vedo centinaia di persone, pastori, commercianti, artigiani, partite iva, autonomi ecc. C’ è parecchia gente…il popolo insomma.

Parlano tutti tra loro e sicuramente ognuno avrà da dire la sua, penso tra me.

Percorro qualche metro con l’ auto, Sono infastidito per il fatto che la folla mi crea qualche problema nel passare con la macchina, però dopo poco riesco a parcheggiare. Scendo dalla vettura e mi diriggo verso l’ area bar per prendere una bibita fresca. Attraverso la folla e vedo tutt’ intorno delle persone comuni, che parlano tranquillamente dei loro problemi attuali.

Non afferro nitidamente il discorso ma mentre passo vicino alle persone, sento qualcuno che dice che non riesce più a pagare le tasse, qualcun altro dice che non ha più lavoro, un altro ancora sento che dice che non potrà mandare più i figli a scuola, qualcun altro dice che ha perso la casa!

Si tratta dunque di persone giovani e meno giovani con lo stesso problema. Il problema è la mancanza di lavoro. Dico a me stesso “sono fortunato io il lavoro ce l’ ho…non ho bisogno di manifetare nulla…non c’ è bisogno che io partecipi”!! Un pò disinteressato attraverso la folla, avvolto da un brusio incessante. Continuo a pensare: “problemi loro…io il mio lavoro ce l’ ho e queste cose non mi riguardano…questi non sono miei problemi”.

Continuo a camminare pensando alla mia bibita fresca, ma i miei pensieri continuano. Penso tra me: “ma cosa volete fare…dove volete andare, siete pochi, siete illusi…non capite che non potrete fare mai niente?” Apro la porta del bar e faccio per entrare, il locale è pieno zeppo di persone. parlano tra loro con espressione serena e sorridente, alcuni ridono e scherzano. penso ancora tra me “cosa ci sarà di tanto divertente”.

Mi metto in fila per ordinare la mia bibita. Qualcuno davanti a me, un signore sulla sessantina, parla con una persona al suo fianco, dice che non ha soldi per mandare avanti l’ azienda e quasi sicuramente dovrà chiudere l’ azienda mandando a casa i suoi quattro operai; probabilmente il mese prossimo le verrà messa all’ asta la sua casa da equitalia. Penso tra me “sei messo male amico…buona fortuna”. Penso tra me anche a quei quattro operai che sicuramente avranno la sua stessa sorte! Buona fortuna a tutti penso…meno male io sto bene!

A quel punto mentre continuavo a fare la fila cerco di captare i vari discorsi delle varie persone vicino a me! Volevo cercare di capire cos’ avessero da dire tutte queste persone. Man mano che ascolto riesco a percepire sempre più. Ora riesco a sentire decisamente meglio quello che dicono. Riesco a capire i loro discorsi, cosa che non riuscivo a fare prima, perchè non li ascoltavo nemmeno. Pensavo semplicemente tra me senza riuscire a sentirli e a capirli.

Cercando di capire e sentire, in effetti tutto era più chiaro! Lasciando da una parte i miei pensieri, riuscivo a scorgere, sentire e capire ciò che qualche minuto prima mi era impossibile, per il semplice fatto che io stesso non volevo ne sentire ne capire. Mi impegno nell’ ascolto e come se avessi installato un’ antenna parabolica riesco a sentire tutti i discorsi.

Discorsi di vera disperazione, di persone che hanno perso il lavoro, di persone che lo stanno perdendo, persone che non potranno più spendere per mandare i figli a scuola, che non potranno pagare le bollette dell’ acqua e dell’ energia elettrica e che addirittura fanno fatica a comprare il mangiare.

Ad un tratto qualcuno davanti a me mi dice: “desidera?” Stacco l’ antenna parabolica e vedo davanti a me il barista che gentilmente mi invita a ordinare. Io chiedo una coca cola. D’ improvviso, mentre sorseggiavo la coca non sentivo più nulla e non capivo più nulla di ciò che la gente intorno a me diceva. Mi resi conto in quell’ istante di essere insieme a persone che avevano mille problemi, Li vedevo disperati, in cerca di qualcosa per andare avanti, in cerca di un appiglio a cui afferrarsi. Li vedevo tristi, disperati, come se non potessero fare niente per salvarsi. In quel momento pensai: “vorrei aiutarvi amici ma non posso, non ho il potere di aiutarvi mi dispiace ma non posso fare niente…buona fortuna a tutti!!”

Ad un tratto il bar si svuota…penso “probabilmente è iniziata la consulta” Continuo a sorseggiare la mia coca cola fresca. Sono tranquillo però i pensieri mi invadono. Penso “perchè dobbiamo subire questo?” “perchè dobbiamo lottare per avere qualcosa che ci spetta di diritto?”.Finita la coca cola appoggio il bicchiere sul bancone e faccio per andarmene, col pensiero di rientrare a casa e di stare un pò tranquillo. Apro la porta del bar e mi accingo ad uscire.

Sulla mia destra noto un vecchio, probabilmente avrà avuto un’ ottantina d’ anni, seduto su una panchina. Lo guardo e lo saluto. Salute gli dico. Lui mi risponde “salude e trigu”. Lo guardo meglio nel viso e negli occhi. Penso tra me “anche lui qui alla consulta”. Ma che ci farà mai un vecchio ottantenne alla consulta rivoluzionaria?

Lui mi guarda e mi dice “tue puru sese innoche po sa consulta?” In poche frazioni di secondo, riattacco l’ antenna parabolica spenta qualche minuto prima, ripercorro e provo ad immagginare la vita di quel vecchio. Provo ad immagginare quanto abbia sofferto, lottato e sacrificato per dare anche a me qualcosa. Qualcosa di cui io ora sto usufruendo e che devo anche a quel vecchio.

Alla sua domanda se fossi pure io li per la consulta senza rifletterci e senza sapere il perchè, ho risposto “eia deo puru seo innoche po sa consulta” benchè in realtà non fosse così. Lui mi guarda dice e mi dice: “suni giai pigadoso a susu”. Mi giro sulla mia destra e vedo una scalinata che porta alla sala convegni. Ringrazio il vecchio e senza perdere un secondo percorro le rampe di scala. Entro dentro la sala convegni e la vedo piena zeppa di gente. Tutt’ ad un tratto non vedevo più gente disperata, non vedevo più persone che non sapevano dove andare. Avevo davanti a me persone dignitose, che avevano capito prima di me cosa bisognasse fare. Vedevo persone che volevano lottare per qualcosa, lottare per se stessi, per i propri figli e per gli altri. Vedevo il popolo sardo che si stava organizzando per avere i suoi diriti sacrosanti. Nasceva la consulta rivoluzionaria.

Mi siedo e inizio ad ascoltare. Parte il primo intervento, mi emoziono, sento le lacrime che spingono per uscire e penso tra me: “faccio parte della consulta rivoluzionaria insieme ai miei fratelli sardi. Di colpo capisco anche la paura di qualcuno e della presenza dell’ elicottero della polizia. Di colpo capisco che siamo tutti un tutt’ uno e che non possiamo fregarcene l’ uno dell’ altro. Di colpo capisco che solamente uniti potremmo vincere la nostra battaglia verso il nostro peggior nemico.

Gli interventi sono tutti dello stesso tenore. Fare un passo indietro da parte dei movimenti indipendentisti e unirsi tutti in un’ unica battaglia verso il vero peggior nemico. Quel nemico invisibile che ci deruba da sempre, che inquina il nostro territorio, che lascia i rifiuti tossici, che lascia disoccupazione, che ci prende le case, le aziende, che ci lascia malattie inguaribili e mortali, che ci vuole ricattabili per due spiccioli, che ci ha reso la nostra terra con la più alta concentrazione di poligoni militari, che ci vorrebbe ignoranti per non poter capire, che ci vorrebbe servi!!

Quando vado via e mi siedo nuovamente in macchina per imboccare nuovamente la s.s. 131 in direzione di Borore i miei pensieri sono cambiati, mi sento meglio, mi sento più vivo, non mi sento solo e non credo più che non ci sia niente da fare per cambiare le cose. Il mio stato d’ animo è cambiato solamente per aver partecipato alla consulta rivoluzionaria. Quasi non ci credo! La fiducia ritorna in me e mi da la forza di reagire e di combattere per abbattere questo sistema!!

Questo è il messaggio che vorrei lanciare a tutti indistintamente, senza escludere nessuno! Ognuno di noi è un piccolo ingranaggio che serve per mandare avanti la nostra comunità! Ognuno di noi benchè noi non ci si renda conto è indispensabile alla vita comunitaria. Ognuno di noi è indissolubilmente legato a tutti gli altri piccoli ingranaggi. Ognuno di noi è tutto e niente!!

Vorrei dire a tutte quelle persone che non hanno più fiducia in niente, a tutti coloro che si sentono soli, che pensano che non si possa far niente per cambiare le cose, che hanno perso il lavoro, che non credono più nella vita, che credono che non ci sia più nessuno interessato alla giustizia, che credono che al mondo siano tutti dei criminali, che credono insomma che tutto sia finito….NOOO non è così!! Non rimanete rintanati nelle vostre case a piangere e a commiserarvi. Ci sono persone (la maggioranza) che vogliono cambiare le cose, benchè qualcuno abbia provato in tutti questi anni a farci credere il contrario, creando in molte persone sfiducia e frustrazione.

Aprite gli occhi, aprite le finestre di casa vostra e guardate fuori. Vedrete delle persone come voi, con i vostri stessi problemi, che hanno deciso di unirsi, di combattere piuttosto che morire senza far nulla, così come fecero i nostri padri, nonni e tutti coloro che hanno sempre combattuto nelle cose giuste in cui credere.

Quando anche tu che stai leggendo capirai di essere parte integrale e sostanziale ricordati di partecipare attivamente alla tua parte di vita. Fallo per gli altri, ma soprattutto per te stesso, perchè aiutando gli altri aiuterai te stesso! Esci di casa e parla con gli altri e unisciti a noi….ti aspettiamo!!!

Ricordati sempre che gli altri siamo noi!!

Gli interventi della consulta!

Felice Floris

Bustianu Cumpostu

Gavino Sale

Giacomo Meloni

Frantziscu Devias

Andrea Impera