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Categoria: Imu, imposta municipale unica – Esempio di calcolo imu prima casa più pertinenza

ESEMPIO DEL CALCOLO IMPOSTA MUNICIPALE UNICA (IMU) PRIMA CASA CON PERTINENZA

COME SI CALCOLA L’ IMU PER IL 2012 PRIMA CASA SE C’ E UNA PERTINENZA

Innanzitutto vediamo cosa si intende per pertinenza. La pertinenza non è altro che un accessorio ad esclusivo servizio dell’ abitazione principale.

Può essere il posto macchina o garage, una cantinola, un deposito attrezzi, una tettoia ecc. In ogni caso le pertinenze che possono godere dell’ agevolazione prima casa sono quelle unità immobiliari che in catasto risultano censite nelle categorie C2, C6, C7. (massimo una per ogni categoria)

Vi è un limite tuttavia sulla possibilità di poter godere dell’ agevolazione per prima casa. Infatti solo una unità immobiliare per ogni categoria catastale potrà godere dell’ agevolazione.

Per spiegarci meglio al massimo potranno essere riconosciute 3 pertinenze avente ognuna categoria diversa. Ad esempio se abbiamo una prima casa, che comprende un garage (C6), una cantina (C2) e una tettoia (C7), queste potranno godere tutte dell’ agevolazione.

Ma se avessimo lo stesso esempio di prima ma con due garage (C6) solo uno dei due potrà essere considerato come pertinenza e quindi godere dell’ agevolazione. L’ altro garage sconterebbe per intero l’ aliquota imu senza nessuna detrazione.

Per il nostro esempio ipotizzeremo una prima casa con garage di pertinenza. Il numero delle pertinenze per comprendere la procedura è irrilevante, in quanto cambierebbe semplicemente il numero delle addizioni per calcolarci la rendita catastale globale.

In questo esempio non ripeterò tutto ciò che ho detto nel primo esempio, relativamente alla sola prima casa in quanto il procedimento è uguale. Nel primo esempio si è parlato in maniera specifica, di come rivalutare la rendita catastale del 5%, dove reperire la rendita catastale, come calcolare l’ imponibile ecc.

In questo esempio dedicato al calcolo imu andremmo un pò più spediti.

Le operazioni da compiere riepilogate molto brevemente sono le seguenti:

1) richiedere le visura catastali

2) rivalutare la rendita catastale che trovate in visura del 5%

3) moltiplicare la rendita imponibile rivalutata per il coeficiente moltiplicatore per ottenere il valore imponibile dell’ immobile sul quale applicare l’ aliquota imu prevista dal comune

4) ottenere l’ imposta imu da pagare moltiplicando il valore imponibile per la percentuale di aliquota stabilita dal vostro comune.

1) richiedere le visure catastali

Come già spiegato nell’ esempio relativo alla sola prima casa le visure catastali potete reperirle o all’ agenzia del territorio oppure potete richiederle direttamente al sottoscritto attraverso il servizio previsto con costo di 15 euro.

Supponiamo che abbiamo reperito le nostre visure catastali ossia quelle relative all’ abitazione e al garage. Sotto vediamo un esempio delle due visure.

visura_catastale_prima_casa-2

visura_catastale_pertinenza-2

Stampatele entrambe, ci serviranno nel nostro esempio.

2) rivalutare la rendita catastale che trovate in visura del 5%

Nelle visure catastali cerchiamo innanzitutto la rendita catastale.

Abitazione principale

Rendita catastale = 371,85

Rivalutiamo la rendita del 5%

371,85 x 1,05 = 390,4425

pertinenza

Rendita catastale = 83,87

Rivalutiamo la rendita del 5%

83,87 x 1,05 = 88,0635

Con queste due semplici moltiplicazioni abbiamo rivalutato la rendita catastale sia dell’ abitazione e sia della pertinenza.

3) moltiplicare la rendita catastale rivalutata per il coefficiente moltiplicatore per ottenere il valore imponibile dell’ immobile sul quale applicare l’ aliquota imu prevista dal comune

Ora che abbiamo entrambi le rendite rivalutate del 5% procediamo al calcolo dell’ imponibile ai fini imu. L’ imponibile si ottiene moltiplicando la rendita catastale rivalutata per il moltiplicatore. Nel nostro caso il moltiplicatore stabilito dalla normativa è 160.

Quindi per trovare l’ imponibile di ogni unità immobiliare non dobbiamo fare altro che moltiplicare le rendite che abbiamo rivalutato per il moltiplicatore 160. Più sotto trovi tutti i moltiplicatori a seconda della categoria del fabbricato.

abitazione (calcolo imponibile)

390,4425 x 160 = 62.470,80 (valore imponibile)

pertinenza (calcolo imponibile)

88,0635 x 160 = 14.090,16 (valore imponibile)

A questo punto abbiamo ottenuto il valore imponibile relativo ad ogni unità immobiliare ossia prima abitazione e pertinenza. Ora dobbiamo calcolare l’ imu su ogni unità immobiiare.

4) ottenere l’ imposta imu da pagare moltiplicando il valore imponibile per la percentuale di aliquota stabilita dal vostro comune.

Ora procediamo al calcolo imu su ogni unità immobiliare. Supponendo che l’ aliquota prima casa sia del 4 per mille avremmo

abitazione

62.470,80 x 0,004 = 249,88 euro

pertinenza

14.090,16 x 0,004 = 56,36 euro

facciamo la sommatoria 249,88+56,36 e otteniamo il valore totale al netto della detrazione di 306,24 euro.

In questo caso la detrazione viene compensata tutta dalla prima abitazione in quanto l’ importo riferito alla sola prima abitazione è maggiore della detrazione stessa.

tra parentesi

Supponiamo per un attimo che a conti fatti avessimo avuto un imu totale per l’ abitazione principale di 150 euro. La detrazione sarebbe stata maggiore dell’ imposta e avanzerebbe un credito detrativo di altri 50 euro (200-150).

Il vantaggio appunto di avere una o più unità immobiliari considerate pertinenze dell’ abitazione principale (ricordo solo una per categoria catastale) è che anch’ esse possono godere della detrazione, ossia se l’ abitazione principale non consuma tutta la detrazione dei 200 euro, il credito eventuale può essere detratto dall’ imposta calcolata sulla/e pertinenza/e.

ulteriore esempio

prima casa: imposta calcolata con aliquota agevolata = 150 euro

prima pertinenza: imposta calcolata con aliquota agevolata = 20 euro

Nel caso di cui sopra l’ utente non pagherebbe nulla. Infatti l’ imposta di 150 euro verrebbe completamente assorbita dalla detrazione di 200 euro. Ma non solo, avanzerebbero anche 50 euro che possono essere utilizzati ancora sull’ imposta calcolata per la pertinenza.

I 20 euro dunque verrebbero completamente assorbiti dai rimanenti 50 euro. Ovviamente per avere questi importi così bassi si devono avere rendite catastali molto basse. Ovviamente se al posto dei 20 euro d’ imposta calcolata sulla pertinenza avessimo avuto 80 euro, la detrazione non basterebbe più e invece di non pagare nulla avremmo dovuto pagare 30 euro.

calcoli finali

Riprendendo il nostro esempio avremmo che:

imu totale – detrazione = imu globale da pagare, che in numeri sarebbe:

306,24 – 200 = 106,24

Quindi per l’ abitazione principale più la pertinenza si andrebbe a versare alle casse comunali 106,24 euro.

Continuiamo con gli esempi a seconda del soggetto possessore della prima casa. Infatti si potrebbero verificare diverse ipotesi sotto questo punto di vista.

Il possessore potrebbe viverci da solo, i possessori potrebbero essere marito e moglie senza figli oppure con figli. Per ogni situazione si dovranno fare diversi ragionamenti. Vediamo di seguito, sempre partendo dall’ esempio su esposto i casi che si potrebbero presentare, nonché vedremo come compilare il modello F24.

A completamento di quanto detto e soprattutto dopo la pubblicazione dell’ ultima circolare ministeriale del 18/05/2012 vi faccio presente che nel modello F24 andrebbe compilato anche il campo rateazione/meserif. (questo vale solo per la prima abitazione) che negli esempi non risulta compilato.

Il successivo comunicato stampa dell’ agenzia delle entrate del 24/05/2012 chiarisce comunque che i modelli F24 anche se non riportano tale campo compilato debbano essere accettati ugualmente.

Ho preparato comunque una pagina dove approffondisco questo discorso. Puoi fare clik sul link seguente per avere maggiori informazioni: https://www.visurnet.com/pagamento_imu_in_3_rate.html

Abbiamo visto dunque in questo esempio dedicato alla prima abitazione, comprensiva di pertinenza, come sia semplice effettuare i vari calcoli per arrivare alla determinazione dell’ imposta.

Se avete qualche dubbio o volete esporre il vostro caso specifico, potete inviare una mail a info@visurnet.com cercheremo di rispondervi al più presto con un esempio fatto a misura per voi.

I MOLTIPLICATORI CATASTALI PER L’ IMU

Ricordo che i moltiplicatori che troverete più sotto valgono esclusivamente per il calcolo dell’ imu. I moltiplicatori catastali che vedete più sotto nella colonna di sinistra sono quelli che si utilizzavano per i calcolo dell’ ici e validi sino al 6 dicembre 2011. Quelli visibili sulla colonna di destra sono i moltiplicatori attuali e che vengono utilizzati per il calcolo dell’ imu.

Imposta municipale unica
Categoriamoltiplicatori fino al 06/12/2011moltiplicatori dal 06/12/2011
Fabbricati in categoria A esclusi A10100160
Fabbricati in categoria A105080
Fabbricati in categoria B140140
Fabbricati in categoria C esclusi C1100160
Fabbricati in categoria C13455
Fabbricati in Categoria D5065
Fabbricati in categoria E100100
Terreni75135*

*Per i terreni agricoli, nonché per quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola il moltiplicatore è pari a 75.

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