Categoria: Imu, imposta municipale unica – Esempio calcolo imu prima casa
Esempio calcolo imu prima casa
Prima di procedere con l’ esempio vorrei dirti che se non trovi ciò che stai cercando o se hai un tuo caso particolare sull’ imu, puoi scriverci a info@visurnet.com cercheremo di rispoderti al più presto pubblicando un esempio specifico per te!
Attenzione! Per il 2014, l’ imu sull’ abitazione principale viene abolita, ad esclusione delle case di lusso, e accatastate nelle categorie catastali A1, A8, A9.
Per queste case in pratica valgono più o meno le stesse regole del 2013. Anche se qualcosa è cambiata nelle detrazioni, dove ad esempio non sono più previste quelle per i figli a carico conviventi.
ESEMPIO DEL CALCOLO IMPOSTA MUNICIPALE UNICA (IMU) PRIMA CASA SENZA PERTINENZA
COME SI CALCOLA L’ IMU PER IL 2014 PRIMA CASA
E’ uno dei casi più semplici. Il calcolo è molto semplice e quindi anche da soli dovremmo riuscirci. Alla fine si tratta di fare un’ addizione e due o tre moltiplicazioni.
Prima cosa da fare è calcolare il valore imponibile sul quale poi applicare le varie aliquote previste dal comune. Il mio consiglio è quello di evitare il calcolatore automatico per l’ imu che spesso si trovano online in quanto non sempre forniscono calcoli esatti e poi è sempre meglio capire ciò che si fa e poter verificare di persona.
Di seguito vedremmo come calcolare l’ imu senza l’ ausilio del calcolatore automatico.
Il valore imponibile si calcola in base alla rendita catastale che trovate sulla visura catastale. A tal proposito ricordo che per avere la rendita catastale esatta e per non incorrere in eventuali sanzioni, è necessario che il fabbricato sia accatastato nella sua interezza.
Se avete pertanto costruito ex novo o eseguito degli ampliamenti è necessario che questi siano stati denunciati in catasto.
Solamente a titolo informativo vi faccio sapere che mi occupo da anni di pratiche catastali in genere, per cui se desiderate affidarmi l’ incarico o anche richiedere un semplice preventivo per l’ accatastamento del vostro immobile (attualmente solo per la Sardegna), potete contattarmi al 0785/86128 – 339/3600206 o anche scrivermi via mail a info@visurnet.com. In ultimo potete anche contattarmi in tempo reale attraverso a live chat..trovate il pulsante sulla destra in alto.
Bene….detto questo possiamo procedere con l’ esempio.
Le operazioni da compiere riepilogate molto brevemente sono le seguenti:
1) richiedere la visura catastale
2) rivalutare la rendita catastale che trovate in visura del 5%
3) moltiplicare la rendita imponibile rivalutata per il coefficiente moltiplicatore per ottenere il valore imponibile dell’ immobile sul quale applicare l’ aliquota imu prevista dal comune
4) ottenere l’ imposta imu da pagare moltiplicando il valore imponibile per la percentuale di aliquota stabilita dal vostro comune.
Come potete vedere dunque i calcoli sono veramente semplici e non è necessario per forza di cose utilizzare il calcolatore imu online. Vediamo di seguito come fare per calcolare l’ imu.
1) COME E DOVE RICHIEDERE UNA VISURA CATASTALE
Potete richiedere gratuitamente una visura catastale del vostro immobile presso l’ agenzia del territorio (catasto) che più vi sta vicino.
Dall’ agenzia del territorio potete richiedere le visure catastali anche di fabbricati che sono al di fuori della provincia. In poche parole da un’ agenzia del territorio qualsiasi potete richiedere le visure di qualsiasi immobile che sia ubicato sul territorio italiano.
Per continuare nell’ esempio vi ho preparato un esempio di visura catastale che potrete vedere facendo clik sul link che trovate più sotto.
L’ esempio sarà basato su tale visura catastale per cui vi consiglio di stampare il documento. Per vedere e stampare la visura catastale fate clik sul link sottostante.
ESEMPIO CALCOLO IMU
Una volta che siete in possesso della visura catastale del vostro immobile la prima cosa da fare sarà qualla di calcolare il valore imponibile del vostro immobile che sarà poi alla base per il calcolo dell’ imu sul quale appunto dovrete moltiplicare per l’ aliquota imu prevista dal vostro comune.
Il valore imponibile si ottiene moltiplicando la rendita catastale che trovate in visura per un determinato moltiplicatore che può variare a seconda della tipologia di fabbricato (più sotto trovate tutti i moltiplicatori). Prima di moltiplicare la rendita per il moltiplicatore dovrà sempre essere rivalutata del 5%.
Vediamo dunque di seguito come procedere. A proposito della rivalutazione del 5%, molti si pongono il dubbio se questa vada sempre rivalutata anche se trattasi di rendita, ad esempio costituita di recente. la risposta è che la rivalutazione va sempre eseguita anche se la rendita è stata attribuita oggi.
Il concetto per il calcolo del valore imponibile, che andremmo ad esporre di seguito vale per tutti gli altri fabbricati anche se non sono prima casa. L’ unica cosa che potrebbe variare è il moltiplicatore della rendita che come abbiamo detto prima può variare a seconda della tipologia del fabbricato. Più sotto troverai tutti i moltiplicatori per ogni categoria catastale.
2) rivalutazione del 5% della rendita catastale
Bene eccoci qui per continuare nel nostro esempio. Avete stampato la visura? Bene….iniziamo a darle uno sguardo.
La parte che interessa a noi in questo momento è quella relativa alla rendita catastale, che come abbiamo detto sopra dovrà essere rivalutata, ossia incrementata di un 5% così come prevede la normativa attuale.
La rivalutazione del 5% va sempre effettuata anche per le rendite catastali costituite di recente.
Detto questo procediamo. La nostra rendita catastale in visura equivale a 371,85 euro. Dobbiamo maggiorarla di un 5% per cui procediamo calcolando il 5% come da esempio sottostante
calcoliamo il 5%
371,85 x 0,05 = 18,59
sommiamo alla nostra rendita di partenza la maggiorazione ottenuta
371,85 + 18,59 = 390,44
Otteniamo dunque un valore di 390,44 che non è altro che la nostra rendita catastale rivalutata del 5%. Questo valore ci servirà per calcolarci il nostro valore imponibile
3) moltiplicare la rendita catastale rivalutata per il coefficiente moltiplicatore per ottenere il valore imponibile dell’ immobile sul quale applicare l’ aliquota imu prevista dal comune
A questo punto con la rendita catastale rivalutata equivalente a 390,44 siamo in grado di calcolarci il valore imponibile che dovrà essere moltiplicato a sua volta per l’ aliquota imu che il comune avrà stabilito per la prima casa. Procediamo dunque al calcolo del nostro valore imponibile.
Il valore imponibile in linea generale si ottiene moltiplicando la rendita catastale rivalutata del 5% per un determinato coefficiente moltiplicatore il quale varia col variare della categoria catastale in cui risulta essere classificato il nostro fabbricato.
Più sotto trovate tutti i moltiplicatori. Nel nostro caso trattandosi di una casa (categoria A) e più nello specifico facendo riferimento alla visura catastale dell’ esempio che dovreste aver stampato (categoria A/1) il moltiplicatore equivale a 160.
Per ottenere il valore imponibile che stiamo cercando dunque dobbiamo semplicemente moltiplicare la nostra rendita catastale già rivalutata per 160. procediamo con il calcolo
390,44 x 160 = 62.470,40 (valore imponibile)
Abbiamo ottenuto così il nostro valore imponibile, il quale moltiplicato per l’ aliquota imu prevista dal comune per la prima casa ci consentirà di ottenere un valore. A questo valore dovranno essere effettuate le detrazioni previste per la prima casa. Vediamo come fare.
4) ottenere l’ imposta imu da pagare moltiplicando il valore imponibile per la percentuale di aliquota stabilita dal vostro comune.
Per poter procedere a questo punto è necessario che voi conosciate l’ aliquota imu prevista dal vostro comune per la prima casa. La legge pone un’ aliquota base del 4 per mille, dando possibilità ai comuni di aumentre o diminuire di due punti.
Quindi possiamo andare da un valore minimo del due per mille sino ad un massimo del 6 per mille. Per conoscere l’ aliquota imu quindi dovrete semplicemente informarvi o presso l’ ufficio tributi del vostro comune, oppure anche on line consultando i sito comunale dovreste trovare qualcosa.
Nell’ esempio supponiamo che il comune abbia fissato l’ aliquota per prima casa nel 4 per mille. Calcoliamoci dunque il valore globale dell’ imu secondo tale aliquota.
Non dobbiamo fare altro che moltiplicare il valore imponibile in precedenza determinato per l’ aliquota stabilita dal comune. Vediamo il calcolo più sotto
62.470,40 x 0,004 = 249,88 euro
249,88 è la cifra da sborsare al netto delle detrazioni. Sapiamo però che c’ è una detrazione da applicare di 200 euro.
249,88 – 200 = 49,88 euro
49,88 arrotondata a 50,00 euro sarà la cifra da pagare al comune per l’ imu in sostanza.
Continuiamo con gli esempi a seconda del soggetto possessore della prima casa. Infatti si potrebbero verificare diverse ipotesi sotto questo punto di vista. Il possessore potrebbe viverci da solo, i possessori potrebbero essere marito e moglie senza figli oppure con figli. Per ogni situazione si dovranno fare diversi ragionamenti. Vediamo di seguito, sempre partendo dall’ esempio su esposto i casi che si potrebbero presentare, nonché vedremo come compilare il modello F24.
A completamento di quanto detto e soprattutto dopo la pubblicazione dell’ ultima circolare ministeriale del 18/05/2012 vi faccio presente che nel modello F24 andrebbe compilato anche il campo rateazione/meserif. (questo vale solo per la prima abitazione) che negli esempi non risulta compilato.
Il successivo comunicato stampa dell’ agenzia delle entrate del 24/05/2012 chiarisce comunque che i modelli F24 anche se non riportano tale campo compilato debbano essere accettati ugualmente.
– unico proprietario
– marito e moglie senza figli
– marito moglie con figli (in allestimento)
Se avete qualche dubbio o volete esporre il vostro caso specifico, potete inviare una mail a info@visurnet.com cercheremo di rispondervi al più presto con un esempio fatto a misura per voi. Più sotto, dopo la tabella dei moltiplicatori catastali, trovate il pulsante +1.
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I MOLTIPLICATORI CATASTALI PER L’ IMU
Ricordo che i moltiplicatori che troverete più sotto valgono esclusivamente per il calcolo dell’ imu. I moltiplicatori catastali che vedete più sotto nella colonna di sinistra sono quelli che si utilizzavano per i calcolo dell’ ici e validi sino al 6 dicembre 2011. Quelli visibili sulla colonna di destra sono i moltiplicatori attuali e che vengono utiizzati per il calcolo dell’ imu.
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